Recensione “Melissa e i ricordi di Lara – Cronache delle Quattro Terre Vol.3” di Fabio Suraci

 

Dopo i tragici eventi avvenuti nella battaglia di Bardor, l’unica reazione possibile è organizzarsi per marciare contro al nemico e affrontare il proprio destino. In un impeto d’orgoglio e rabbia, tra nuove sfide e scioccanti verità, i nostri amici proveranno a riconquistare le terre perdute per vendicare le perdite subite.

 

Terzo e ultimo appuntamento della saga di Melissa, un degno epilogo col botto!
Avevamo lasciato i nostri amici smarriti e annientati dopo la morte di Melissa, Lara vive sul filo fra incredulità e disperazione, tutti rimangono sospesi come se la loro eroina bionda potesse saltar fuori da dietro un Norzi e ridere di loro per lo scherzo ben riuscito.
Eppure qualcosa non quadra, Lara se lo sente, rimugina fra i suoi ricordi strimpellando canzoni sulla tomba dell’amica; ebbene sì, la bella rossa è riuscita a portare la musica in quel mondo, dando precise istruzioni per farsi costruire una chitarra!

Ed è fra quelle note che l’autore ha saputo trasmettere l’inquietudine della confusione e della perdita che affligge Lara, l’ho potuta sentire quasi come un pugno nello stomaco; la musica, che è stata uno degli elementi cardine della loro amicizia, continua a legarle anche dopo la morte.
Il resto non si può raccontare, pena rivelare troppo, e temo l’autore possa amputarmi le falangi! Ci saranno capitoli esplicativi sulle tante domande che ci siamo fatti durante la lettura dei primi due volumi, forse un po’ lenti, che spezzano la trama; sarei voluta andare avanti per sapere cosa sarebbe successo e invece mi sono trovata intrappolata al consiglio dei Saggi insieme a un personaggio chiave. Mi sono confrontata con l’autore su questo momento di stasi e mi ha garantito l’essenzialità di questo passaggio e, devo dargliene atto, è stato così.

Altro suggerimento che ho dato, visto che la mia copia recensione ne era sprovvista, è stata quella di fornire un riepilogo dei personaggi, perché al terzo volume cominciano a diventare troppi per poterseli ricordare tutti, ma mi ha assicurato che nella versione definitiva ci sarà un qualcosa (di segreto al momento) che aiuterà il lettore a raccapezzarsi, io gli ho dato anche un’idea, chissà se verrà presa in considerazione…

Quindi che altro posso dirvi per non spoilerare altro? Se vi sono piaciuti i primi due volumi, con questo correremo alla grande, i personaggi saranno sempre più a loro agio nella dimensione parallela e cederanno a qualche tentazione instaurando legami di cuore (ehhh così si chiamano).

Di chi parliamo? Dovrete scoprirlo da soli! Ma sarà bello vedere come i sentimenti esploderanno per questi personaggi.

Quando una serie si chiude rimane la tristezza di perdere degli amici che ci hanno accompagnato per un periodo della nostra vita, si tirano inevitabilmente le somme su quali sono i personaggi che ci sono piaciuti di più, quelli che ci hanno deluso e altri che ci hanno sorpreso. Sicuramente fra questi ultimi ce ne è una, tanto odiata all’inizio della storia, che è diventata una delle mie preferite: Marzia Gioffro di Moiro, maga della panificazione e regina della pizza!

Marzia è una di quelle bulle convertite, che mantengono una lingua tagliente che risulta ironica; spontanea (e dedita a rarissimi momenti di tenerezza), con la sua Mandy sulla spalla me la immagino come una Harley Quinn delle Quattro terre.

Fra gli esseri magici i Norzi rimangono al primo posto, bestioni dall’animo tenero, faranno veri e propri miracoli e, nonostante non ci siano loro dialoghi, sono riusciti a toccarmi il cuore.

Col senno di poi mi rendo conto della trama intricatissima che ci ha portato fin qui e chiederò all’autore, in sede di intervista per il blog, come si è sviluppata nella sua mente, perché sono sempre curiosa di sapere se si lavori a braccio o se si abbiano già tutti chiari i punti salienti.

Spero di essere riuscita a fare una recensione valida senza cadere negli spoiler: ci saranno tantissimi colpi di scena e azione, amicizia, amore e buone intenzioni. Una cosa che mi preme di sottolineare è che si tratta di un fantasy adatto a tutte le età perché questo autore scrive “pulito” senza cadere nello spicy,

A me l’idea di uno spin-off solletica la fantasia e a voi?

 

Anna

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