Recensione “Powerful – Una storia di Powerless” di Lauren Roberts

 

Adena e Paedyn sono sempre state inseparabili. Si sono incontrate per caso, ma la loro amicizia è diventata un punto fermo nella loro vita e hanno protetto a ogni costo loro stesse, oltre che la casa che condividono. Ma d’un tratto, Paedyn, un’Ordinaria, viene selezionata per il Torneo di Epurazione, il che significa morte certa. Rimasta sola, Adena deve badare a sé stessa, ma non è affatto semplice. Dopo un tentativo di furto andato storto, la ragazza si trova in guai seri. In suo soccorso interviene un uomo misterioso: Mak. Col suo passato oscuro e il suo potere segreto, Mak è diverso dagli altri Eletti. Lui e Adena si alleano per tentare di vedere i loro cari un’ultima volta prima del Torneo e sono pronti a rischiare tutto: la loro lealtà, il loro cuore e la loro stessa vita…

 

Un “tribute” per Adena, l’amica o, meglio, la famiglia di Paedyn, conosceremo la meravigliosa personalità di questa ragazza dalle mani d’oro.

Uno spin-off aspettando l’attesissimo seguito di Powerless.

 

Adena l’avevamo conosciuta già nel primo romanzo ma non avevamo avuto modo di apprezzarla fino in fondo.

La ragazza, ritrovatasi sola dopo la convocazione di Paedyn, fa fatica a sopravvivere nei bassifondi, finché il fabbro Mak la ingaggia per un compito che ha a che fare con le sue capacità sartoriali.

Il carattere scontroso del ragazzo si infrange contro l’oceano di dolcezza di questa fanciulla; impossibile resistere alla sua empatia, all’allegria che sprizza da ogni poro, alla delicatezza dei suoi modi e la luce della sua anima.

 

“Tu sei un tipo cupo e scontroso, tutto coltelli affilati e niente sorrisi”

“Invece tu sei tutta risatine e allegria perpetua, con quei fiocchi e quelle altre cose…frivole”

 

I loro caratteri così diversi diventano complementari:

“Sono io quello che combatte e tu quella che ama”.

 

Per la prima volta Adena sente che questo legame sta diventando sempre più profondo e, coerentemente al suo carattere, anche il suo approccio all’amore è amplificato:

 

“Non sono una che si innamora e basta. Io inciampo, ed è una caduta incontrollata, che mi fa finire contro una persona e poi precipitare senza scampo a terra”

 

Il ritmo e le situazioni sono decisamente diverse dal primo capitolo della serie, ma non per questo è stato apprezzato di meno.

A ogni pagina il mio cuore si è colmato del miele delle focaccine che Adena tanto amava e, sapendo il suo tragico epilogo già visto in Powerless, ogni più piccola situazione mi ha fatto versare lacrime copiose. La dolcezza del veder nascere un amore si scontrava contro il muro della consapevolezza, la speranza che qualcosa potesse cambiare, una scappatoia creata dall’autrice che avrebbe ribaltato la situazione mi ha pervasa per tutte le pagine, d’altronde in un fantasy ogni cosa è possibile o no?

 

“Se è vero che il buio è assenza di luce, è questo che sono quando lei non c’è”

 

Dolcissimo e struggente.

 

Anna

Loading

La nostra votazione
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *