Recensione “Non è solo immaginazione” di Simona Pugliese

 

 

L’immaginazione è una cosa meravigliosa.
Peccato però che la fantasia, usata in maniera scorretta, possa fare di te niente di più che una bugiarda. Questo è quello che sta iniziando a capire Greta che, dall’età di sei anni, inventa fatti, persone e cose quando ne ha più bisogno: per tenere a distanza ammiratori indesiderati, per lavoro e, se è necessario, non ha problemi a fingersi un’altra persona.
Finisce per questo motivo in un gruppo di auto-aiuto, e circondata da quattro sconosciuti confessa come, con il passare del tempo, la situazione le sia sfuggita di mano. Greta deve smetterla prima che sia troppo tardi. Il prezzo da pagare sta diventando sempre più alto perché rischia di perdere i suoi migliori amici: Larissa, conosciuta tra i banchi di scuola e Gabriele, di cui è innamorata fin da quando era bambina.
Nel corso degli anni, per colpa delle bugie, tra di loro sono nate parecchie incomprensioni. Il lavoro di Gabriele, che lo porta spesso lontano da casa, e le conseguenze, alcune volte disastrose, dell’uso scorretto che Greta fa della sua immaginazione contribuiscono ad allontanarli.
Cosa farà Greta? Quanto ancora vuole rischiare? Cosa e chi è disposta a perdere?

 

Delizioso! mi ha conquistato sin dalle prime pagine con la sua freschezza.

Un romanzo di amore, famiglia, amicizia e… beh si, qualche bugia! Ma chi non ne ha dette in vita sua, soprattutto durante l’infanzia? Il guaio è farne uno stile di vita…
Greta è una bambina nata da due genitori giovanissimi, ha avuto dapprima un’infanzia un po’ solitaria ma da quando nella sua vita entrano Larissa e la banda Ferraro, la sua esistenza si riempie di allegria.
I ragazzi crescono, Gabriele diventa il bff di Greta e noi li seguiremo nelle fasi più tipiche dell’adolescenza vedendo chiaramente quel germoglio di sentimento che sboccia lentamente.
Credo non ci sia nulla di più bello di un’amicizia che diventa amore: conosci profondamente quella persona, l’hai vista in ogni momento bello o brutto della sua vita e, quando puoi unire l’affetto e il rispetto a un sentimento più profondo, ci si sente completi. Ma proprio l’amicizia può confondere le idee, nonostante i primi approcci, il non detto può fare trascinare una situazione per anni lasciando due cuori innamorati nel limbo.
Il non detto e le bugie che, dette per togliersi da situazioni scomode, si sono erte come palazzi fra Gabriele e Greta.
La narrazione è in prima persona dal singolo pov di Greta e ogni capitolo è ingentilito da estratti di brani celebri. Il racconto prende vita come testimonianza (confessione) in un gruppo per bugiardi patologici, ma sono i ricordi ad avere la prevalenza sulla trama.
Ho adorato questo romanzo, la simpatia dei personaggi, l’atmosfera calda e accogliente, lo struggimento di uno slowburn che più slow di così si muore!

Bello bello, Ve lo consiglio!

Anna

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