Recensione “SILVERFLAME” di Megan Clarke

 

Logan Ross è consumato dalla vendetta, vive per questo. Quando, a ogni gara, taglia il traguardo, nell’aria sente solo l’odore del sangue del nemico. All’apparenza, lui è tutto quello che ci si aspetta da un ragazzo dell’Elite di Los Angeles: ricco, affascinante ed egocentrico fino allo stremo. C’è chi lo chiamerebbe Narciso.

 

Fiamma Levis è quello che tutte le ragazze vorrebbero essere: perfetta. C’è chi la definirebbe una Dea, qualcuno in particolare Eris, la Dea del caos. La sagacia e il sarcasmo sono tra le sue armi, ma è la pistola la sua preferita: non puoi sfuggire se sei sotto il suo mirino. Sotto perfezione e arroganza, però, nasconde un passato che la soffoca ogni notte e dal quale non può scappare.

 

Tra i due è subito odio, ma dopo una notte che sfocia in passione, lui le propone un patto: se lei gli insegnerà a sparare, lui le insegnerà a combattere. Il sesso è compreso ma ci sono due regole: niente baci e soprattutto, niente amore

 

Se da un lato abbiamo Fiamma che piange la morte del suo adorato Ryan, dall’altro troveremo Logan che è divorato dalla sete di vendetta per la morte della madre.

I due nascondono questo dolore e combattono ogni giorno per cercare di uscirne fuori o trovare la tanto agognata pace.

Si scontrano, si combattono, si stuzzicano e tutto sfocia in passione pura.

Narciso lui, Eris,  Dea del caos lei… I battibecchi tra i due sono formidabili, galeotto fu il corso di mitologia.

Attraverseremo corridoi stracolmi di gente, parteciperemo a feste senza anima, lezioni appassionanti di miti e leggende e loro su quel palcoscenico a catturare l’attenzione.

Particolari le lettere di Eileen Grayson, ad ogni capitolo arricchiscono il romanzo donando quel tocco in più, interessanti i riferimenti mitologici.

L’anima nera di Fiamma e la sua fama di strega maledetta colpirà Logan che farà di tutto per comprendere quell’anima e carpirne le emozioni pure.

Avremo il lieto fine? Beh non attendetelo troppo però, come può una strega innamorarsi e avere il vissero felici e contenti?

Anna

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