Thomas Mulvaney era solo un bambino quando un errore di giudizio gli è costato tutto. È stato allora che ha giurato a se stesso che avrebbe fatto qualsiasi cosa per espiare il proprio errore. E l’ha fatto. Non si è mai allontanato dalla retta via. Finché non è arrivato Aiden.
Aiden Mulvaney non esiste. È una bugia creata dal padre che lo ha ripudiato e da Thomas Mulvaney, l’unico uomo che lui abbia mai implorato di amarlo. Solo che quella richiesta c’è stata parecchi anni addietro, quando ancora credeva nelle favole. Prima che Thomas lo rifiutasse.
Thomas ha trascorso gli ultimi anni a cercare di mantenere Aiden nella propria vita pur tenendolo a distanza, ma l’altro a quanto pare ha chiuso con le mezze misure. Ha chiuso con Thomas il martire. Ha chiuso con tutto. E si è tenuto lontano. Il problema è che ora qualcuno minaccia di rivelare un segreto che riguarda tutti.
No, non quello. Un segreto talmente vergognoso che Thomas non vuole nemmeno raccontarlo ad alta voce. Riusciranno i due a rivisitare il passato e mantenere intatto il nome della famiglia, o saranno entrambi sepolti sotto il peso dei ricordi mentre i loro vecchi sentimenti riaffiorano?
Hi readers Sale e Pepe,
oggi vi parlo di “Alienato”, settimo e ultimo volume della serie “I Mali Necessari” di Onley James.
Che dire, volevo leggere questo libro più o meno dal primo volume della serie, le mie aspettative erano altissime, per questo penso che questa sia una delle recensioni più complicate che mi sia trovata a scrivere, perché purtroppo non ne sono rimasta soddisfatta al 100%.
Difficile dire che cosa non mi sia piaciuto, ma credo siano state tante le piccolissime cose che hanno portato alla mia, seppur parziale, delusione.
In primis, per la prima metà del libro mi è sembrato che Thomas non fosse davvero Thomas, ho trovato un personaggio estremamente fragile e insicuro, con tanti pensieri paranoici. Questa cosa non me l’aspettavo affatto, perché è stato quasi sempre la roccia della famiglia, anche quando sembrava vacillare, era sempre lui ad avere il “controllo”. Quindi, questo cambiamento mi ha destabilizzata, perché non tutto mi è sembrato coerente col personaggio di cui avevo letto fino a quel momento.
Dopo un po’ ho capito le motivazioni dietro a tutto, ma quella sensazione è rimasta.
Ho proseguito la lettura, intanto perché vedevo sprazzi del mondo Mulvaney che tanto mi ha affascinata, e poi perché la storia di base mi stava piacendo.
Per fortuna, nel momento in cui la famiglia allargatissima dei Mulvaney si ricongiunge sono tornata a leggere quello che mi aspettavo: umorismo macabro, ironia inopportuna e taaanta sete di sangue e vendetta da parte degli psicopatici più fighi del mondo.
La sintesi è che ho apprezzato di più la famiglia nel suo insieme, anche quando cercavano di risolvere il mistero come gruppo o semplicemente giocavano a Mario Kart, che non Thomas e Aiden come coppia. Non sono una coppia scritta male, hanno delle caratterizzazioni ben precise e approfondite, ma penso che mancasse quel pizzico di follia che c’era nelle precedenti coppie e che ha sempre contraddistinto questa serie.
Avrei voluto di più, brutto da dire, ma questo è quello che provo.
Il mio voto sarà un insieme di tutti questi giudizi, ma non può distaccarsi troppo anche dal mio pensiero sull’intera serie, per cui, se al libro darei 3,5 come singolo, diventa 4 pieno per tutto il percorso che la coppia fa nella serie e per la serie in sé.
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