Recensione “Tu che hai strappato la notte” di Benedetta Cipriano

 

 

Fiamma, con un fuoco che arde dentro di sé, desidera solo nascondersi. Camuffa la sua luce sotto maglioni larghi, combattendo contro un corpo che non ama. Vuole essere invisibile, una farfalla di vetro confusa nel vento.

Ma Rodrigo ha incrinato il suo cristallo. Lui, con il suo sguardo abbagliante e l’anima ferita, ha visto la sua luce e vuole farla splendere. Due mondi diversi, due anime spezzate che si incontrano.

Rodrigo, l’atleta burbero che nasconde un dolore oscuro, si ritrova a specchiarsi in Fiamma. Entrambi combattono contro i fantasmi del passato, cercando di sfuggire all’ombra che li avvolge.

 

Ogni suo libro è un colpo al cuore, ogni sua storia un’avventura sul pianeta cuore, ogni suo personaggio un amico.

Così Benedetta Cipriano ritorna alla ribalta con questo romanzo che ha saputo regalare tante emozioni.

Cover sempre originali, favolose e dalle sfumature che ricordano favole e fate.

Due personaggi rotti, spezzati, con un’anima afflitta e distrutta, due persone che con i loro cocci cercheranno di tirare avanti, sopravvivere e non vivere.

Un’amicizia nata per caso o, forse meglio dire, imposta ma che riesce a far credere ancora in un futuro.

I temi trattati dall’autrice sono vari e difficili da affrontare, uno young adult che insegna, il pov alternato aiuta a capire e a conoscere entrambi i personaggi, svelando dolori e cicatrici difficili da cancellare.

Li ho sentiti così vicini da considerarli amici, confidenti e i loro pensieri hanno disorientato i miei, sconvolgendo la mia anima.

Benedetta ha questo potere: conosciuta parecchi anni fa con la sua prima uscita è capace di frastornare pensieri coerenti creando quella confusione nell’anima che ti destabilizza.

Anna

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