Recensione “Il Lupo delle Highlands” – Serie Highland brides. Vol. 10 di Lynsay Sands

Claray MacFarlane non avrebbe mai immaginato di essere trascinata all’altare dall’avido zio per sposare uno sconosciuto. Ma tutto salta quando un guerriero delle Highlands la rapisce all’ultimo istante. Lo chiamano il Lupo: un mercenario leggendario, temuto per il suo coraggio e la sua abilità in battaglia, che incarna l’intelligenza e la ferocia dell’animale che gli dà il nome. Soprattutto, è il vero promesso sposo di Claray. Creduto morto da bambino, Conall è rimasto nascosto per anni e ora è tornato per reclamare ciò che gli spetta: il suo diritto di nascita, la sua terra e… la donna che gli è destinata da sempre.

 

La storia inizia con l’eroina Claray costretta da suo zio a sposare MacNaughton, un uomo bello ma malvagio.

Viene salvata dal Lupo Conall e non si rende conto che quest’uomo è il suo promesso sposo originale, il ragazzo che lei pensava fosse morto insieme ai suoi genitori. Ma è vivo e determinato a ricominciare da capo e ricostruire il suo clan.

Le loro vite sono in pericolo e solo insieme saranno in grado di scoprire il responsabile.

Purtroppo ho letto solo questo libro di tutta la serie, e non mi ha pienamente convinto. Non sono riuscita a immergermi completamente nella storia, il troppo umorismo, la trama bizzarra e imprevedibile, il modo in cui i cattivi vengono rivelati nelle ultime dieci pagine fa sì che il libro sia in parte noioso.

Anche le scene d’amore hanno poca struttura.

“Come durante la prima notte riattizò la sua bramosia, e Claray temette che, se avesse raggiunto l’orgasmo prima di lei l’avrebbe lasciata insoddisfatta. Non aveva ancora finito di preoccuparsi che Conall si sollevò sulle ginocchia, le alzò il bacino nella giusta angolazione e con una mano prese ad accarezzarla nel punto in cui i due corpi erano congiunti, senza smettere di martellarla”

Anche la caratterizzazione dei personaggi risulta debole: Claray è troppo innocente e debole. I suoi amici animali da salvataggio hanno perso molto rapidamente il loro umorismo iniziale e sono diventati completamente monotoni. Conall è troppo amareggiato e serio, avrei preferito un eroe più brillante.

Belle le descrizioni delle Highlands scozzesi.

“Tutto era immobile e verde, a parte qualche scorcio di pietra marrone con un pizzico di rosso che sbucava tra il fogliame.”

Comunque consiglierei questo libro a chi piacciono i romanzi storici con personaggi stravaganti e in costante pericolo.

 

 

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