– A CHE ETA’ TI SEI APPASSIONATO ALLA LETTURA?
Ho cominciato a leggere molto presto e da allora non ho mai smesso. Ricordo che il mio primo libro (senza figure) me lo regalò mia madre a otto anni: Iolanda la figlia del Corsaro Nero!
– QUANDO HAI COMINCIATO A SCRIVERE?
Ho sempre amato scrivere e ho iniziato molto presto a mettere su carta storie immaginarie di mondi fantastici. Uno dei miei primi libri (se così lo si può chiamare) era scritto a mano su un quaderno scolastico e parlava di due astronauti che finivano su un pianeta rigoglioso ma pieno di insidie. Avevo circa dodici anni.
– COME E’ NATA LA DECISIONE DI INIZIARE A SCRIVERE?
L’idea di scrivere seriamente è nata lo scorso anno, motivata – lo ammetto – dall’aver scoperto la possibilità di pubblicare anche senza una Casa Editrice.
– COME NASCONO LE STORIE DI CUI PARLI? A COSA TI ISPIRI?
Sono una figlia della Fantascienza e del Fantasy puro; immagino che scrivere romanzi di genere paranormal fantasy sia stata una diretta conseguenza proprio di questo. Non nascondo, però, che in futuro vorrei cimentarmi con il genere contemporaneo.
– MOLTI AUTORI SOSTENGONO CHE MENTRE IL RACCONTO PRENDE FORMA SONO I PERSONAGGI STESSI CHE TI PARLANO E TI INDICANO LA STRADA DA SEGUIRE… SENTI ANCHE TU LE VOCI NELLA TESTA?
Ehm… no, alle voci ancora non sono arrivata, ma ci manca poco! Scherzi a parte, devo ammettere che alcuni personaggi in particolare tendono a prendere vita propria, costringendomi a modificare o ribaltare completamente alcune loro scene. Mi è capitato, ad esempio, con Noah (il protagonista del mio romanzo “L’Ombra del lupo bianco”) che avevo ideato come un ragazzo dolce ed etereo, in balia di poteri più grandi di lui. Andando avanti con la scrittura, però, il fragile Noah mi è sfuggito di mano, diventando un bel peperino con un carattere tenace e determinato.
– COME HAI CAPITO CHE IL TUO GENERE LETTERARIO ERA QUESTO?
Come ho già detto, scegliere di scrivere libri Fantasy è stata una diretta conseguenza delle mie letture preferite; per quanto riguarda invece il genere M/M, sono circa tre anni che leggo principalmente questo tipo di romanzi e quando ho deciso di cimentarmi nella scrittura, mi sono resa conto che desideravo che i protagonisti del mio libro fossero due uomini.
– QUANDO LEGGI UN LIBRO, NEL DARE IL TUO GIUDIZIO TI PONI COME SEMPLICE LETTORE O COME SCRITTORE?
Mi sono resa conto che da quando ho iniziato a scrivere, sono diventata una lettrice molto più pignola e severa. A prescindere dalla trama, infatti, mi viene spontaneo notare se siano state seguite tutte quelle piccole regole dell’editing che ho scoperto solo ultimamente e mi saltano immediatamente agli occhi eventuali refusi e/o errori ortografici.
– COSA PENSI A RIGUARDO DELL’ANNOSO DILEMMA C.E. VS SELF?
Sono convinta che se ben utilizzata e gestita, l’autopubblicazione sia un’eccezionale possibilità che permette di far conoscere le proprie opere anche senza avere una CE alle spalle. Purtroppo, come in tutte le cose belle, ci sono delle controindicazioni. Non esistendo più una selezione a monte, diventa di fondamentale importanza la serietà di chi decide di pubblicare e il suo desiderio di presentare un’opera al meglio delle proprie possibilità. Considerato che i lettori pagano i nostri libri, è giusto che acquistino un prodotto ben scritto e curato in tutti i particolari.
– COME VEDI IL TUO FUTURO DI SCRITTORE? RIMARRAI FEDELE AL TUO GENERE O HAI VOGLIA DI SPERIMENTARE CON QUALCOSA DI NUOVO?
Per ora ho intenzione di continuare con il genere fantasy, quando mi sentirò più sicura di me e delle mie capacità, vorrei cimentarmi con un romance contemporaneo.
– TRA I LIBRI CHE HAI SCRITTO, QUAL E’ QUELLO CHE HAI AMATO DI PIU’ E PERCHE’? CE NE PARLI?
Domanda difficile, vorrei rispondere che li amo tutti alla stessa maniera, ma in effetti ce n’è uno al quale mi sento particolarmente legata, forse perché è stato il più difficile da scrivere. Sto parlando de L’Ombra del lupo bianco, terzo romanzo della serie I lupi di Stockton Town. I miei libri sono tutti autoconclusivi per quanto riguarda la coppia protagonista, ma esiste una trama orizzontale che, arrivati al terzo capitolo, va comunque presa in considerazione: vecchi personaggi che interagiscono con i nuovi o magari, situazioni lasciate in sospeso che necessitano una conclusione. Questo rende sicuramente la stesura più difficile rispetto a un libro stand-alone; inoltre, il protagonista di L’Ombra del lupo bianco, durante l’evolversi della trama, sviluppa dei particolari poteri telepatici che hanno reso i dialoghi (sia reali che mentali) particolarmente complicati da mettere su carta.
– CHI SONO I TUOI AUTORI PREFERITI? QUALI QUELLI CHE TI HANNO ISPIRATO MAGGIORMENTE?
Non vorrei sembrare presuntuosa, ma per i miei libri non mi sono ispirata a nessun autore in particolare. Ho iniziato a scrivere senza farmi influenzare dalle mie tante letture e ho intenzione di continuare così. Per quanto riguarda i miei autori preferiti, vorrei elencare nomi classici e prestigiosi, così tanto per darmi un tono eheh… ma in effetti, come ho già detto, sono un’amante della fantascienza e del fantasy e di conseguenza non potrei mai rinunciare a un bel libro di Isaac Asimov, Ray Bradbury, Philiph K. Dick o Robert Heinlein. Per quanto riguarda il genere M/M, invece, mi piacciono molto Rowan Speedwell, Josh Lanyon e Mary Calmes… e ho letteralmente adorato l’unico libro scritto da Brooke McKinley: Effetti di chiaroscuro.
– UN CONSIGLIO SPASSIONATO AD UN AUTORE EMERGENTE?
Beh, non credo di essere nella posizione di elargire saggi consigli, considerato che io stessa sono praticamente un’esordiente. Comunque, mi sento di dire che la cosa più importante sia iniziare a scrivere per il proprio piacere personale e non farne il centro della propria vita, né tantomeno un’attività di lucro. Inoltre, consiglio di non buttarsi a capofitto con il primo libro come ho fatto io. Non bastano una bella trama e una buona conoscenza dell’italiano; le regole dell’editing sono implacabili e tra: caporali, virgolette, puntini e altre amenità varie, all’inizio ho commesso molti errori che adesso sicuramente non rifarei. E poi, naturalmente un consiglio praticamente dovuto. Non dimenticate i vostri sogni e mantenete intatta la voglia di divertirvi, facendo quello che vi piace di più… e cioè, scrivere!
– CI RACCONTI QUALCOSA DI CURIOSO SU TE STESSO?
Alla fine, l’ultima domanda è la più difficile! Sinceramente non mi viene in mente nulla di particolarmente curioso su di me, a meno che il mio essere esageratamente ossessivo compulsiva non possa essere considerata una curiosità, ad esempio le scalette dei miei romanzi sono tutte scritte a mano e su un quadernone (assolutamente di colore giallo) e naturalmente… non vengono mai seguite!!
Grazie a tutti quelli che si sono divertiti leggendo quest’intervista e grazie alle padrone di casa che mi hanno gentilmente ospitata!!!
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