“Per due persone come me e Aleksandr non poteva esistere niente, solo odio e vendetta. L’amore, per quelli come noi, era un’illusione.”
“ERA RUDE. ERA SELVAGGIO. AVEVA IL SAPORE DEL PECCATO.”
Aleksandr Volkov è il capo della mafia russa. Mosca è il suo personale inferno, ma anche il miglior paradiso per uno come lui. Nessuno può dirgli di NO: lui ordina, il resto del mondo criminale, esegue.
A San Francisco per affari, stringerà la mano di Drake Roberts nel suo Lily’s Club. Quello che però non sa è che Lily non è solo il nome di un club, ma quello del tesoro più prezioso di Drake.
Quando Aleksandr scoprirà chi è veramente Lily, sarà ormai troppo tardi. Si odieranno al primo sguardo, ma non appena lui la sfiorerà, tutto il suo dannato mondo vacillerà.
Aleksandr sa che dovrebbe rimandarla a casa da Drake, ma a volte, il destino gioca la sua carta migliore e allora Lily sarà costretta a rimanere col figlio del diavolo in persona, pur di salvarsi la vita.
All’inferno non c’è spazio per le emozioni, né tantomeno per l’amore, ma allora cosa spingerà Lily a cedere un pezzo di cuore alla volta all’uomo più spietato di tutti? E se Aleksandr dovesse combattere contro un nemico peggiore del proprio cuore?
Il libro che ho letto per voi è “Aleksandr” di Marta Maddy, un mafia romance che ha come protagonisti Aleksandr Volkov e Lily Roberts. Russo lui a capo della Bratva, americana lei, figlia di un boss della malavita che detiene il controllo di San Francisco. Lily vive una vita in gabbia, una gabbia dorata che il padre le ha costruito addosso in attesa di darla in sposa ad un messicano per rafforzare il suo impero e ampliare i confini dei suoi affari. Ma Lily ha Drake, suo fratello, a proteggerla e a darle l’affetto che invece i genitori le negano. Aleksandr che ha preso il controllo della malavita di Mosca dopo che suo padre è morto, è un uomo freddo, glaciale, dedito solo ai suoi affari. I nostri protagonisti si incontrano quando Lily per sbaglio viene rapita dagli uomini di Aleksandr e Drake coglie l’occasione per allontanarla dal padre e dai suoi piani, chiedendo proprio al ragazzo di tenerla al sicuro a Mosca. Questa convivenza forzata li avvicinerà in tutti i sensi, ma come dice Lily:
“Per due persone come me e Aleksandr non poteva esistere niente, solo odio e vendetta. L’amore, per quelli come noi, era un’illusione.”
Non conoscevo quest’autrice, pur avendo visto che ha altre pubblicazioni antecedenti a questa e mi sono stupita, perché ho trovato la sua scrittura un po’ acerba.
“Forse ci voleva più tempo, o forse ero stata solo un’ingenua a sperare che avrei dimenticato presto. Perciò iniziai a sperare che, anche se non avessi mai dimenticato, un giorno avrebbe fatto meno male.”
“Temevo di addormentarmi e di fare incubi. Passavo le notti a fissare il soffitto con la luce accesa, perché avevo iniziato ad avere persino paura del buio. Ma non era quella la cosa che mi spaventava e mi faceva male, ma il fatto che, dopo tutto quello che avevo passato, non riuscissi a smettere di pensarlo.”
Il metodo di scrittura non mi ha fatto provare empatia con i protagonisti perché contorta e in alcuni punti, piena di errori e ripetizioni, che non rendono fluida la lettura. Non sono riuscita ad immedesimarmi con loro e questo, mi ha reso spettatrice esterna della storia, nonostante sia narrata dal pov di Lily e Aleksandr. Ho trovato anche una lacuna abbastanza importante, nel punto in cui si svela chi sia l’antagonista di Aleksandr, colui che mira al suo impero: la storia dice che il nostro protagonista lo porta nel magazzino, ma ad un tratto viene avvolto dalle tenebre (mi ha fatto supporre ad uno svenimento)…non ci viene svelato, né per mano di chi o perché…
Ho pensato ad un colpo di scena ad effetto, invece il capitolo successivo riprende come se nulla fosse accaduto. Un’altra cosa che mi ha lasciato perplessa sono gli errori grammaticali presenti in tutto il libro e mi meraviglia ancora di più, perché pubblicato con una CE.
“Non me ne fregava un cazzo di chi si sposava. Dopo che l’avrei avuta, poteva anche tornarsene a San Francisco e restarci per sempre.”
È un mafia romance che inizia con una scena abbastanza cruda che mi ha fatto dubitare della mia voglia di leggere questa tipologia di trama: negli ultimi tempi infatti, le mie letture erano indirizzate soltanto ai rosa contemporanei. Ma è solo all’inizio, il resto del libro sorvola su affari loschi, accennandoli appena e parlando esclusivamente di traffico di armi. Tante scene di sesso con linguaggio scurrile e volgare che a mio avviso in alcuni punti potevano benissimo essere evitate. Ho capito che lui è un duro (in tutti i sensi) ma anche meno…
Per chi ama i dark romance questo è un classico del genere: lui, Aleksandr, è a capo della mafia russa, è affascinante, potente e violento ma quando incontra lei, tutto cambia, il suo mondo perverso e solitario crolla.
Lily però, ed è qui la novità, non è una ragazza acqua e sapone, che vive una vita onesta e lontana da certe guerre mafiose, no, è figlia di un boss della malavita statunitense che vuole costringerla a sposare un mafioso sudamericano.
Il destino però rimescola le carte e fa incontrare i due ragazzi che all’inizio si odiano, nonostante la fortissima attrazione, ma poi finiscono per toccare corde dell’animo che forse non credevano neppure di avere, soprattutto Aleksandr.
Tuttavia, anche se si incontra l’amore per la prima volta, non è facile accettarlo perchè per un boss può essere fonte di debolezza e un leader non può permetterselo.
Una bella storia di passione e amore, ma anche di lotte fra clan, di tradimenti, di torture e uccisioni, di tratta di donne e vendita di armi di contrabbando e molto altro ancora. Due personaggi molto intensi e credibili nonostante i temi trattati. E una scrittura dinamica e coinvolgente che mi ha permesso di divorare il libro per sapere come andava a finire.
Consigliato!!!
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