Se c’è una cosa che Alessio sa con certezza è che la poesia fa parte di lui. Ama scrivere, immaginare storie e parole, ascoltare come danzano insieme. Dire che vuoi essere un poeta però… è qualcosa troppo fuori dalla norma. Sembra autocelebrativo, respingente. E, invece, tutto ciò che Alessio vorrebbe è essere come gli altri, per questo forse, quando l’eccentrico professor Maggetti chiede ai suoi studenti di presentarsi davanti alla classe, Alessio di sé racconta una storia diversa da quella che ha nel cuore. D’altra parte, non vuole finire come Rosalba, la ragazza brutta del treno, quella con i capelli rosa slavati e le cuffiette sempre nelle orecchie. Quella di cui tutti ridono e con cui nessuno parla mai. Decide così di nascondere la sua passione, fino al giorno in cui non incontra Sofia. Bellissima, solare, magnetica. La ragazza perfetta. E per lei scrive una poesia. Contro ogni aspettativa Sofia capisce il valore che le parole hanno per Alessio e se ne lascia travolgere. Alessio vive così la storia d’amore della vita: totalizzante, vorticosa, incredibile. La storia d’amore perfetta con la ragazza perfetta. Ma le poesie, Alessio lo sa, sono fatte anche di magnifiche imperfezioni. Come quando Rosalba, scendendo dal treno, accidentalmente perde un foglietto. Un foglietto insignificante, ripiegato più volte, ma che contiene qualcosa destinato a cambiare per sempre le loro vite.
Hi lettrici e lettori Sale e Pepe,
Oggi vi porto un articolo un po’ particolare, perché ancora una volta, grazie a DeAPlanetaLibri, ho avuto la possibilità di incontrare (anche se solo virtualmente) un autore di cui stavo leggendo il libro, per cui questa sarà una recensione arricchita da un piccolo riassunto dell’esperienza di quel pomeriggio.
Inizio col parlavi proprio di questa, ho avuto il piacere di trascorrere del tempo in compagnia dell’autore Alessio Tavino.
E chi è Alessio? È un giovane nato ad Arezzo nel 1996, poeta contemporaneo italiano, appassionato di parole e musica.
Le sue poesie parlano di storie che finiscono e di altre che cominciano, parlano di amore e di avere la forza di essere se stessi. Sui Social sono diventate virali, raggiungendo un pubblico eccezionale. Sorridi, la sua poesia più amata, ha raggiunto oltre 2 milioni di sognatori.
Il suo esordio nella narrativa è Le parole che ho trovato per te, il libro che ho letto e di cui abbiamo di scuso assieme.
Ammetto che non conoscevo Alessio prima di questa lettura, per cui scoprire una persona così bella (oltre ad un libro molto emozionante) è stato davvero come vincere due volte.
La chiacchierata con Alessio è stata davvero divertentissima, l’emozione che provava era palese, ma ha comunque risposto in maniera perfetta e chiara a tutte le nostre domande, per quanto mi riguarda è stato impossibile non farmi coinvolgere dal suo entusiasmo.
Ed ecco un piccolo riassunto delle sue risposte
- La sua passione per la scrittura non ha una data di inizio, ricorda di essere sempre stato perso nelle parole, non è mai stato bravo a seguire le regole, ma gli è sempre piaciuto andare oltre le cose;
- Per lui scrivere è una necessità e lo fa di continuo, tant’è che anche quando è fuori con amici si porta sempre dietro una penna e un blocco per appunti, ma in generale usa qualsiasi cosa per appuntarsi pensieri e/o emozioni, se non trova pezzi di carta a disposizione gli è capitato di scriversi anche sul corpo (mani/braccia);
- Il suo processo creativo è particolare ma molto spontaneo, di solito quello che pensa si trasforma in ciò che sente e poi in quello che fa (pensiero – sensazione -azione), a volte tutto si sviluppa in pochi istanti, altre volte prima di arrivare alle parole passano mesi;
- Ha un file Excel (molti in realtà) che contiene una lista infinita di versi e parole, con la data in cui li ha scritti e le versioni aggiornate se lo ha fatto (maniacale, ma lo si ama anche per questo);
- Per il se stesso adolescente e per tutti gli adolescenti ha lo stesso consiglio: al di là degli ostacoli che troverete sul vostro cammino, continuate a sognare, perché lui è la prova vivente che anche i sogni impossibili a volte possono realizzarsi;
Penso di avervi dato almeno un’idea di chi è Alessio Tavino e, a questo punto, per conoscerlo meglio non posso che invitarvi a seguirlo sui social, sono sicura che trovare la stessa bellissima persona ho trovato io.
Del suo libro invece dice che:
- “Le parole che ho trovato per te” è il libro che ha sempre voluto scrivere, quello che già a sedici anni sognava di pubblicare;
- Nasce dalla sua storia reale, anche se, ovviamente, ha modificato, nomi, luoghi e anche situazioni, però le emozioni sono quelle che lui stesso ha provato;
- La prima bozza di questa storia era molto diversa, ma rileggendola si è reso conto che anche se era soddisfatto di ciò che ha scritto, non era quello che VOLEVA e soprattutto non trasmetteva al 100% quello che sentiva, per cui ha rielaborato il testo;
- La storia che le poesie sono venute in contemporanea, per cui sono strettamente connesse e collegate;
- Anche la grafica del libro ha un significato, la rosa infatti è il fiore che gli ricorda una persona che ha amato;
Il mio pensiero è che sia un libro ricco di messaggi importanti e di emozioni forti, i capitoli sono brevi ed intervallati da piccole poesie, frasi significative e penserò fugaci, che legano e completano il tutto, dando al lettore la sensazione di trovarsi proprio al centro della gita di Alessio, un ragazzo come tanti e allo stesso tempo diverso.
Questo libro si concentra sull’importanza della parola, su quanto ognuna di esse quando viene rivolta, soprattutto da adolescenti, lo cambi, sia in peggio che in meglio e su quanto, quindi, l’uso corretto delle parole sia essenziale e fondamentale.
Per cui non posso che consigliare questo libro sia ai più giovani che ai loro genitori.
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