Buongiorno Diana e benvenuta nel nostro salottino virtuale delle interviste
Raccontiamo ai nostri lettori che il tuo nuovo romanzo Masaki fa parte della serie “Dark Blood project” di cui il primo volume era stato scritto da Agnes Moone.
Ho atteso questo capitolo scritto dalle tue mani con molta aspettativa ed è stata ampiamente soddisfatta.
- Nelle note che hai messo all’inizio del romanzo ha indicato che molte delle ricerche fatte da Masaki corrispondono a eventi reali; nello specifico in cosa ti sei imbattuta quando hai fatto queste ricerche?
Ciao e grazie per questa opportunità.
Per dare forma al personaggio di Masaki ho fatto qualche ricerca nel campo dell’editing genetico. Si tratta di una tecnologia relativamente recente che studia il sistema per correggere il DNA e prevenire moltissime malattie genetiche che, a volte, sono ereditarie, pertanto potenzialmente presenti nel nostro DNA fin dalla nascita. Uno dei motivi per cui Masaki ha avuto un percorso lungo è stato proprio questo. Pur essendo un romance mm distopico, volevo che fosse verosimile quanto più possibile. L’editing genetico fa progressi ogni giorno ed è considerata una tecnica importante per quelle malattie che, al momento, non hanno ancora una cura definitiva. Masaki voleva occuparsi di questo.
- Ho trovato anche una continuità stilistica e narrativa fra Agnes e te, in che modo vi siete settate per cercare di mantenere lo stesso stile? Credo sia una cosa abbastanza difficile perché ognuno ha la sua impronta…
Agnes Moon e io ci sentiamo praticamente ogni giorno. Siamo amiche da diversi anni, al di là della scrittura. Ci siamo conosciute sui social quando ho pubblicato il mio primo romanzo e abbiamo scoperto di vivere vicine. Così abbiamo iniziato a vederci e sentirci ed è nata un’amicizia. Agnes ha uno stile diverso dal mio, ma non così tanto da non poter collaborare a un progetto. Taylor Kinney è una veterana del romance mm e anche lei la conosciamo da molto tempo. In realtà non ci siamo accordate sullo stile narrativo. Questo progetto è nato semplicemente dalla fantasia di amiche che si ritrovano a pranzare insieme e a raccontarsi storie.
- È stata la tua prima collaborazione con altri autori?
Non era la prima volta che lavoravo in collaborazione con altre autrici. La prima volta è stata con Autumn Saper per un piccolo progetto natalizio che è andato anche abbastanza bene. Mi sono divertita molto a scrivere “Compromessi”.
- Sei soddisfatta della collaborazione e credi di poter in futuro poter ripetere l’esperimento anche con altre autrici?
A me piacciono molto le collaborazioni. Si tratta di uno dei sistemi migliori per metterti in discussione e imparare un sacco di cose nuove. In questo caso la difficoltà non è stata la collaborazione in sé, ma la trama orizzontale. Far quadrare tutto e dar vita a personaggi diversi che, però, si muovono nello stesso mondo non è semplicissimo. Però sì, collaborerei ancora anche con altre persone. L’importante è trovare un progetto condiviso e lavorarci. Credo sia un’ottima esperienza.
- Questo è il tuo primo libro che leggo, anche se devo confessare di averne altri due nella mia pila della vergogna, essendoti approcciata a un genere diverso ti sei allontanata dalla tua comfort zone, cosa comprenderanno i tuoi lavori futuri? In che direzione andranno? Esplorerai nuove strade?
Ho tanti progetti per il futuro e una marea di storie in mente da raccontare. Sicuramente, uno dei prossimi lavori sarà per la Triskell, la mia casa editrice. Mi piace la pubblicazione in self, ma sono felice anche con la mia casa editrice e sto scrivendo un spin off stand alone della serie Time, quindi sono tornata al romance contemporaneo. Tuttavia non nego che mi piacerebbe esplorare nuove strade. Nonostante le difficoltà, scrivere Masaki mi è piaciuto molto.
- Hai sempre scritto mm e da una parte ti comprendo benissimo perché, a mio gusto, troppo spesso i personaggi femminili non riscuotono molta popolarità. Ti butterai mai in un genere FF come doppia sfida?
Ho scritto anche un MF, Confini. Però è vero, ho scritto praticamente solo mm finora. Non mi dispiacerebbe tentare anche un FF, sarebbe una bella sfida. Quindi, perché no?
- E ora dimmi di te cosa ti piace leggere?
Io leggo qualunque cosa. Mi piace il romance in ogni sua forma, la narrativa, la saggistica, i classici, i thriller, i gialli, le biografie, i danmei, i manga. Leggo davvero di tutto e generalmente scelgo sulla base dell’umore del momento.
- Diana ti ringrazio per averci regalato un po’ del tuo tempo.
Grazie a voi per avermi ospitata in questo salottino virtuale.
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