– A CHE ETA’ TI SEI APPASSIONATO ALLA LETTURA?
La lettura è stata una mia passione fin da ragazzina. Avevo una biblioteca proprio sotto casa ed era fantastico scendere le scale e andare a noleggiare un libro da leggere in meno di cinque minuti. Il primo romanzo rosa l’ho letto più o meno a quattordici anni.
– QUANDO HAI COMINCIATO A SCRIVERE?
Qualche anno fa, nel 2012. L’idea mi balenava in testa già da qualche tempo, ma la vera occasione è nata all’inizio di quell’anno.
– COME E’ NATA LA DECISIONE DI INIZIARE A SCRIVERE?
In una domenica pomeriggio fredda e piovosa. Quelle giornate noiose, da passare rintanati in casa, sotto alle coperte a guardare un film. E niente, ho preso carta e penna e ho iniziato a scrivere…. da allora non ho più smesso.
– COME NASCONO LE STORIE DI CUI PARLI? A COSA TI ISPIRI?
Non è una regola, ma spesso sono i testi delle canzoni a ispirarmi. Magari una frase, un ritornello o una melodia e subito dei personaggi si fanno strada nella mia mente.
– MOLTI AUTORI SOSTENGONO CHE MENTRE IL RACCONTO PRENDE FORMA SONO I PERSONAGGI STESSI CHE TI PARLANO E TI INDICANO LA STRADA DA SEGUIRE… SENTI ANCHE TU LE VOCI NELLA TESTA?
Solitamente, parto sempre da una trama, che studio abbastanza approfonditamente su un quaderno top secret. Quando scrivo la storia però, a volte succede che i personaggi prendano il sopravvento e la direzione della storia prende una piega diversa rispetto alle mie previsioni iniziali.
– COME HAI CAPITO CHE IL TUO GENERE LETTERARIO ERA QUESTO?
L’ho sempre amato… è sempre stato il mio preferito e credo che sempre lo sarà. Scrivere romanzi contemporanei è stato un passo assolutamente naturale.
– QUANDO LEGGI UN LIBRO, NEL DARE IL TUO GIUDIZIO TI PONI COME SEMPLICE LETTORE O COME SCRITTORE?
Se leggo un libro, sono una lettrice e lo valuto come tale. Non nego però che magari faccio caso a delle dinamiche o a delle strutture linguistiche o grammaticali che, se non scrivessi, non guarderei. Un po’ di sana deformazione professionale, insomma!
– COSA PENSI A RIGUARDO DELL’ANNOSO DILEMMA C.E. VS SELF?
Eh, io al momento sono un po’ entrambe. Credo che in ognuna delle due visioni, ci siano contro e pro. Le CE per esempio, seguono ogni fase del lavoro, dalla stesura del romanzo alla pubblicazione, sollevando lo scrittore da buona parte del carico di lavoro. Per contro, uno scrittore self ha il più completo potere decisionale sul suo libro… cosa non da poco. In generale credo siano due facce della stessa medaglia.
– COME VEDI IL TUO FUTURO DI SCRITTORE? RIMARRAI FEDELE AL TUO GENERE O HAI VOGLIA DI SPERIMENTARE CON QUALCOSA DI NUOVO?
Prima o poi mi piacerebbe provare a scrivere uno storico, e anche l’idea del fantasy ogni tanto balena nelle mie idee… chissà, mai dire mai!
– TRA I LIBRI CHE HAI SCRITTO, QUAL E’ QUELLO CHE HAI AMATO DI PIU’ E PERCHE’? CE NE PARLI?
Difficile dire quello che amo di più, perché ognuno ha un pezzo di me, del mio cuore. Posso però dire che LA MIA GARA CON TE è la storia che mi ha dato di più, quella alla quale in qualche modo sono più legata. Sarà il pattinaggio che fa da sfondo, sarà il difficile percorso della protagonista, forse il rapporto sottile e complicato che dovrebbe esserci tra un allenatore e la sua pattinatrice… fatto sta che Luca e Giulia occupano sicuramente un posticino d’onore.
– CHI SONO I TUOI AUTORI PREFERITI? QUALI QUELLI CHE TI HANNO ISPIRATO MAGGIORMENTE?
A livello internazionale, la regina per me indiscussa del Romance è Susan Elisabeth Phillips. La sua Serie Chicago Stras è in assoluto la mia preferita.
– UN CONSIGLIO SPASSIONATO AD UN AUTORE EMERGENTE?
Eh, bella domanda! Il mondo editoriale è un po’ una giungla… si può dire?! Scherzi a parte, credo che l’importante sia cercare di fare al meglio il proprio lavoro per poter dare al lettore un prodotto di qualità. Ci vogliono costanza, dedizione e impegno… e molta molta umiltà.
– CI RACCONTI QUALCOSA DI CURIOSO SU TE STESSO?
Sulla Gimor vi posso dire che è una super testarda! Se si mette in testa qualcosa, non ce n’è per nessuno! Le piace un sacco ridere, è autoironica e golosa in una maniera spropositata. Nonostante abbia scritto un’intera serie a sfondo sportivo, la verità è che è pigra come pochi! Però la Gimor è anche mamma, mogli e imprenditrice… di tutto un po’ insomma… e soprattutto ama scrivere e confrontarsi con i suoi lettori <3
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