Intervista a… Ana Ashley

 

 

Ciao Ana, grazie per averci dato la possibilità di questa intervista. Non saranno molte le domande, ma spero aiutino i/le lettori/lettrici italiani MM a conoscerti e leggerti.

 

Grazie per avermi con voi. Amo i miei lettori italiani. Sono davvero i migliori, e sono anche fortunata a lavorare con un team di persone davvero squisite e piene di talento.

 

Inizierò con qualche domanda sulla nuova serie appena uscita, “I fratelli spencer” di cui tra l’altro domani uscirà una novella spin-off “Un coinquilino per Natale”

 

-Come nasce la storia dei fratelli spencer?

Lispirazione mi è venuta da una lettrice. Mi ha inviato uno screenshot che conteneva un paragrafo su un ragazzo che ha perso la memoria. Ora non ricordo molto, ma all’epoca ero in viaggio, e in quell’istante mi trovavo in aeroporto. Ho aperto il mio taccuino,e le idee per la serie mi sono venute subito. Sapevo che ci sarebbero stati tre fratelli e sapevo chi sarebbero stati i ragazzi giusti per loro. I personaggi secondari sono venuti dopo.

-è stato difficile parlare di perdita di memoria? Ti sei documentata in merito?

Quello che ho imparato nella mia ricerca sulla perdita di memoria, che è stata molto vasta, è che può essere diversa per tutti, a seconda di ciò che l’ha causata e di tutti i problemi medici o psicologici sottostanti. Non volevo che i tecnicismi della perdita di memoria sopraffacessero la storia, ma volevo che i lettori si chiedessero come può essere per Emery vivere la sua vita con quella perdita. Spero di essere stata in grado di farlo. Soprattutto, volevo che la storia fosse realistica e non che alla fine del librotutto guarisse come per magia. Anche se Emery ha ricordato alcuni dettagli, altri saranno persi per sempre, come accade nella vita reale.

-Hai immaginato dei prestavolto precisi per Emery e Lex? Ed in generale usi farlo per aiutarti nel descrivere i tuoi protagonisti?

Raramente ho persone reali specifiche in mente quando penso a un personaggio. O almeno persone reali di cui conosco i nomi. A volte mi imbatto in foto di modelli o persone reali e qualcosa sul loro aspetto mi colpisce, quindi uso quellimmagine come base per il personaggio. Per i fratelli Spencer ho guardato nei siti di foto stock alla ricerca di ragazzi che assomigliavano all’idea che avevo in mente.

-Hai qualche piccolo spoiler da dirci su Noah e/o sul prossimo volume?

Posso dirvi un piccolo segreto sul libro di Noah. Laltro personaggio principale è un uomo adulto. Mi piace scrivere gli age gap e penso che il personaggio di Noah si adatti di più a qualcuno che ha più esperienza nella vita. Qualcuno che gli permetta di fare lo scemo, ma che capisca anche che lui ha uncuore grande, che è qualcosa che Noah cerca di nascondere.

Il segreto è che inizialmente laltro personaggio avrebbe dovuto avere letà di Noah. È stato solo dopo che ho scoperto che la foto che volevo per la copertina non era disponibile che mi sono imbattuta nella foto di Wander Aguiar (il fotografo e modello) e ho capito subito che in quell’immagine erano ritratti sia il prestavolto che la fascia di età perfetti per questo personaggio. Se avete letto Il giallo del fidanzato perduto potreste aver già indovinato chi è questo personaggio.

-Ho percepito una strana tensione tra Adam ed un certo “fratello adottivo”, puoi confermarmi qualcosa? senza spoiler naturalmente

Cè sicuramente qualcosa tra Adam e il suo migliore amico. In “L’accordo del finto marito” andiamo oltre nei preparativi del matrimonio e conosciamo meglio Adam e la sua fidanzata, Victoria. Non cè modo di nascondere questo spoiler, dal momento che il preordine per il libro di Adam è già disponibile per il mercato inglese. Adam e River finiranno insieme. È il come ci arriveranno a essere la parte eccitante.

-Ho notato che ami le piccole cittadine queer (anch’io) molti dei tuoi libri sono ambientati in questo tipo di città, come mai  questa scelta?

Sono cresciuta in una piccola città in Portogallo. I miei genitori gestivano un negozio di alimentari, perciò tutti conoscevano me e mia sorella fin dalla nostra nascita. Ho visto come le famiglie hanno combattuto a volte molto pubblicamente quando degli amici che sono cresciuti insieme si sono sposati, quando le persone si sono trasferite allestero o sono tornate. Le piccole città hanno qualcosa di veramente delizioso per un narratore, ovveroche non si può essere invisibili, non importa quanto ci si provi. Anche dopo che mi sono trasferita a vivere nel Regno Unito, in qualche modo la gente nella mia città natale sapeva comunque cosa stavo facendo. Chiedevano informazioni ai miei genitori, ci tenevano e sono stati sempre accoglienti quando tornavo per le vacanze.

Per me, le possibilità di storie e personaggi intensi sono ciò che rende davvero le piccole città interessanti da scrivere.

-Un’altra cosa che ho notato è che le serie sono tutte “collegate” da piccoli riferimenti e dai personaggi, ci saranno altre di queste “incursioni” ? E se si, ci puoi direi qualcosa di più?

Mi piace lasciare qua e là gli “Easter Eggs” ogni volta che posso, e ci sono alcune ragioni per questo. Come lettrice, se vengo risucchiata in un mondo, voglio saperne di più. Se vengo a sapere che un personaggio ha la propria storia in una serie diversa, non vedo l’ora di leggerla e di rimanere nel mondo creato dallautore. Un altro motivo è che è più facile usare personaggi e aziende già esistenti che crearne di nuovi in continuazione. Dà ai lettori la possibilità di rivisitare i loro personaggi preferiti e non devono ricordare cinque diverse caffetterie!

Sì, ci saranno sempre più connessioni. Cerco di mantenere un equilibrio, perché quando lo fai troppo può anche risultare frustrante per i lettori che non hanno letto tutti i libri, ma ci saranno più connessioni.

-Domanda collegata alla precedente, dove sceglieresti di vivere tra le tue città ?

Oh, questa è una domanda difficile, perché è come scegliere qual è il mio figlio preferito. Ed è il motivo per cui ho anche difficoltà a scegliere un personaggio o una coppia preferita. Ma dato che Chester Falls, Stillwater, Windsor e Cliffborough sono tutte vicine, immagino che ci sia una città segreta in mezzo. Ecco dove vivrei, così potrei visitare tutte le altre. Vorrei le girelle alla cannella di Indy per colazione, i biscotti della sorella di Levi come spuntino, andrei alla gelateria di Cliffborough nel pomeriggio e poi tornerei a Stillwater per cenare al The Academy, soprattutto se quella sera si esibiscono Mik e gli Hall of Fame. Ora pongo io una domanda ai lettori: sapete di cosa sto parlando quando menziono queste attività?

-nei tuoi libri i dolci sono sempre molto presenti, per esempio per Emery il gelato è indispensabile (anche per me), qual è il tuo dolce preferito?

Menziono sempre il cibo, soprattutto i dolci perché ho un debole per i dessert e mi piace anche prepararli. Direi che il mio preferito è il gelato, soprattutto perché posso mangiarlo in qualsiasi momento dellanno, e il mio gusto preferito è il preferito di Emery.

Ora qualche domanda sui tuoi prossimi lavori ( e spero traduzioni)

-Su cosa stai lavorando?

Ho appena finito un racconto per unantologia. Se avete letto la serie Chester Falls e ricordate Olly, il giardiniere, allora potresteessere felici di sapere che anche lui avrà il suo lieto fine. La sua storia probabilmente sarà disponibile per i lettori intorno a Natale come un omaggio agli iscritti alla mia newsletter, quindi se vi va di leggerla, iscrivetevi.

-Quale pensi che sarà la tua prossima traduzione?

Questa settimana, la traduttrice ci ha consegnato la storia di Noah, L’accordo del finto marito. Questa sarà l’uscita di giugno. Dopo, ci sarà una novella con protagonisti due personaggi secondari di questa stessa storia.

-prevedi di scrivere altri MMM (il resort è stato una lettura che ho apprezzato parecchio) ?

Amo scrivere gli MMM, ma queste storie sono progetti che seguo per passione. Ho iniziato a lavorare su L’Isola, che è il secondo libro della serie e un’uscita gratuita a puntate per gli iscritti alla mia newsletter, ma a causa del volume di lavoro e dei miei altri impegni non ho avuto il tempo di tornare a lavorarci. Prima o poi lo farò, ma non so quando.

Grazie mille per avermi avuta con voi. Ho assolutamente amato queste domande.

Scrivere non è solo il mio lavoro, è una passione. Sono molto fortunata ad avere il sostegno dei lettori in tutto il mondo, perché sono loro che mi permettono di continuare a fare qualcosa che amo davvero. Grazie a tutti i miei lettori italiani.

 

 

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