Elektra ormai è diventata una donna adulta, che lavora come medico chirurgo nel più rinomato ospedale di New York, si è sposata con Daniel l’amore della sua vita… insomma, ora è felice e appagata come non mai. Ma dopo molto tempo, le visioni che l’hanno accompagnata durante l’adolescenza ritornano prepotentemente nella sua vita. Questa volta gli episodi sembrano appartenere a un futuro post-apocalittico, nel quale la protagonista scorge una New York distrutta da un evento devastante. Da quel giorno queste premonizioni di morte e distruzione cresceranno di intensità fino a quando un giorno la sua città verrà invasa da un nemico molto potente: il generale dell’impero giapponese Yamamoto, che sottometterà gli abitanti attraverso i suoi metodi barbari e crudeli, riuscendo così ad avere il totale controllo della metropoli in brevissimo tempo. Elektra grazie all’aiuto di un gruppo di ragazzi dalle abilità molto speciali, formerà un team di ribelli con cui combatterà l’invasore fino allo scontro finale, per riconquistare la libertà.
“il suo sguardo è strano quasi umano e mi sembra addirittura di vedere un sorriso sul suo volto ma non è possibile … i robot non provano emozioni umane”
Pur non avendo letto il romanzo precedente “1944: The rebellion“, ho trovato Apocalypse war un libro piacevole.
La protagonista, Elektra, è un medico che vive a New York ed è sposata con Daniel. Tutto scorre tranquillamente fino a quando le visioni che l’hanno accompagnata durante l’adolescenza ritornano a turbare la sua quiete familiare. Adesso, più che visioni del passato, sono premonizioni di un futuro catastrofico.
“Forse le tue visioni sono cambiate ora, trasformandosi in premonizioni… ciò significa che hai il potere della preveggenza”
La narrazione è quindi un continuo intreccio tra il presente, animato da robot affiancati agli esseri umani e un futuro angosciante, con l’immagine di un disastro imminente.
La descrizione di alcune scene era troppo ridondante, con il rischio di perdersi momenti cruciali. Avrei preferito, una maggiore cura nello sviluppo dei personaggi, che sono veramente tantissimi. Ad esempio, nella parte della battaglia, le emozioni non vengono messe in risalto e il ritmo diventa, così, veloce facendo perdere la suspence.
2030: Apocalypse war è una lettura davvero amabile, un viaggio sul significato del bene e del male.
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