Recensione “24 giorni” di Elena Mauro

 

 

Jez ha vent’anni quando scappa di casa, stanco di una famiglia che non crede in lui e lo ritiene un incapace. A salvarlo dalla strada è Archie, che gli offre un tetto sulla testa anche se lui stesso vive di stenti. Nel loro monolocale dismesso vive anche Mike, un ragazzino fuggito dall’orfanotrofio in cui i genitori lo hanno abbandonato. Tre mondi diversi eppure così simili, tre mondi che cercano di trovare un equilibrio malgrado le difficoltà.

 

Due anni dopo, Jez vive ancora alla giornata, chiedendo l’elemosina per strada. È l’incontro con uno strano vecchietto dal faccione gentile a dare una svolta alla sua esistenza. Il vecchio gli regala un ciondolo dicendogli che lo aiuterà a credere nel futuro e Jez, nonostante lo scetticismo, esprime il desiderio che arrivi qualcosa a migliorare la sua vita.

 

Da quel momento, tutto inizia a cambiare davvero. Dapprima Jez si imbatte in Timo, un senzatetto esuberante e misterioso che lo prende sotto la sua ala protettiva. Poi fa la conoscenza di Donovan, uno studente della prestigiosa Kerton Art Academy, da cui si sente subito attratto.

 

Saranno i fili intrecciati delle loro storie ad accompagnare Jez durante il dicembre più bizzarro della sua vita, fatto di incontri, scontri, amore… e un pizzico di magia.

Prima lettura di Natale, 24 giorni all’arrivo del Natale, Jez e la sua storia ci terranno compagnia in questo breve lasso di tempo.

Una storia breve di durata, ma ricca di emozioni e di eventi.

Jez scappa di casa a vent’anni e diventa un senzatetto, salvato da Archie che gli offre un riparo sulla testa, conosceremo le difficoltà dei tre inquilini e quell’equilibrio abbastanza precario appena creato.

Un ciondolo regalato per caso, un desiderio espresso con tutto il cuore, incontri che cambieranno la vita, Jez vedrà il suo mondo prendere forma, i suoi sentimenti decollare.

Una storia di speranza, di sogni, di stenti e di sofferenza anche.

Un romanzo abbastanza complesso che darà voce a più personaggi che intrecceranno le loro vicende a quelle di Jez, una sorta di coccola natalizia, dove i desideri potrebbero veramente avverarsi e la vita finalmente sorridere.

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