Recensione “A fuoco lento” di Irene LeGentil

 

Isabella Thompson è una chef di talento che ha trasformato il suo sogno in realtà con il Bella’s Bistrot, un ristorante rustico e accogliente, frutto di anni di sacrifici. Ma il suo mondo perfetto si sgretola quando scopre che il suo socio e amico di lunga data, James, ha rubato fondi dal ristorante, mettendo a rischio tutto ciò per cui ha lavorato.

 

Mentre Isabella lotta per salvare il suo bistrot e ricostruire la sua fiducia, un’occasione inaspettata si presenta: partecipare a “The Chef’s Table”, una competizione culinaria che potrebbe cambiare il suo destino. Ma il passato torna a bussare alla porta, portando con sé vecchie ferite e un amore mai dimenticato. Riuscirà Isabella a superare i tradimenti e le sfide per risorgere dalle ceneri e rivendicare il futuro che merita?

 

Ho trovato il romanzo dolce e delicato, una lentezza che ci ha cullato, portandoci dietro ai fornelli in una sfida per salvare un sogno.

Cosa mi è piaciuto maggiormente di questo romanzo? Le chicche sulle ricette delle varie regioni italiane, alcune curiosità che non conoscevo, altre che mi è piaciuto ricordare.

La storia è abbastanza scorrevole, l’amore che prima univa quei due protagonisti che adesso si ritroveranno nuovamente in coppia per salvare e/o realizzare il proprio sogno; fianco a fianco per ritrovare la sintonia tra i fornelli e la complicità che da sempre li ha contraddistinti.

Mi sono innamorata anch’io di quelle rivisitazioni di piatti tipici, la descrizione minuziosa della presentazione mi dava perfettamente un flash fotografico di quei colori e la sensazione di sentirne il profumo.

Ecco questo è stato il punto di forza del libro: il saper descrivere accuratamente ogni dettaglio dove effettivamente serviva e rimanendo scorrevole sul resto della storia.

Anna

 

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