Un primo amore. Una maledizione. Un desiderio da far avverare.
Asia ha ventisette anni, lavora presso il negozio di famiglia e vive con il padre che è molto apprensivo nei suoi confronti.
In occasione del matrimonio della sua migliore amica, si rifugia con lei nella sua villa al mare, dove prevede di trascorrere un’intera settimana tra ragazze, shopping, film e relax.
Tuttavia al loro arrivo è palese che nulla andrà come programmato. Ad aspettarle trovano Geremia, cugino della sposa, e il suo migliore amico Matteo.
Per Asia è un tuffo in un passato che ha faticato a dimenticare.
Basterà una settimana per cancellare tutto l’astio, la paura e la diffidenza?
Sarà sufficiente chiarire per lasciarsi andare?
No, per quello occorre un cuore e forse il Natale lo porterà.
Carino questo libro sulle seconde occasioni. È un trope che apprezzo sempre molto e che dà modo, secondo me, di vedere la vita da un punto di vista diverso.
Diciamo che non ho apprezzato molto Asia, all’inizio, perché mi sembrava fosse convinta di un’assurdità. Poi, leggendo mi sono meglio resa conto della situazione e mi è piaciuta la soluzione scelta dall’autrice, che però ho capito in pieno solo leggendo i ringraziamenti. Il problema principale della protagonista è l’insicurezza, che le ha fatto credere a una maledizione per tutta la vita. Incolpatasi sin da piccola della fuga della madre, non lascia che nessuno si avvicini a lei quel tanto che basterebbe a intraprendere una relazione seria, almeno finché non ri-incontra Geremia.
Questo ragazzo è spettacolare, nonostante inizialmente ci sembri molto superficiale, come il suo amico Matteo. Mi è piaciuto il suo modo di avvicinarsi ad Asia e come cerca di risolvere l’inghippo.
La storia è molto carina e abbastanza scorrevole. Ho storto il naso per molta parte del libro a causa della possibile maledizione, finché non ho avuto modo di ricredermi completamente.
Belli i personaggi e le varie interazioni. Mi è piaciuto il modo in cui la cattiveria di Sabrina viene spiegata dal punto di vista di Asia e il fatto che questa ragazza è talmente buona da capire, senza aggredire, come invece ha fatto l’altra.
Mi è piaciuta anche la relazione con Egle, ma mi dispiace non aver avuto modo di averne di più di queste due.
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