Non innamorarti del tuo coinquilino… soprattutto se è il tuo migliore amico.
Cooper Bennett è il mio migliore amico.
E sarà sempre e solo questo.
Niente cambierà questa condizione.
Averlo visto accidentalmente nudo? Per favore, che volete che sia.
Avere pensieri tutt’altro che casti? Dico, ma l’avete visto? Vorreste darmi torto?
Averlo baciato? È stato un unico errore e non si ripeterà.
Esserci finita a letto? Oh-oh…
È tutto a posto. Stiamo bene.
Siamo Caroline e Cooper. Migliori amici fino alla fine dei tempi. Non ci è mai successo niente che,
insieme, non siamo riusciti a superare indenni.
Ci riusciremo sicuramente anche questa volta…
Caroline e Cooper, amici fin dall’infanzia, coinquilini da qualche anno, eppure, nel corso del romanzo, qualcosa cambia e quel confine posto dall’amicizia lo sentiranno opprimente e illusorio.
Avevamo intravisto Caroline nel primo volume e Cooper è da sempre la sua roccia, la spalla su cui contare.
I due protagonisti scavalcheranno la friend-zone in un batter d’occhio e quell’amicizia ventennale che li accompagna e li accomuna da sempre rischia di saltare all’istante.
“Siamo amici, no? Non possiamo spostarci da lì. Non potremmo mai tornare indietro.”
Ecco che inizia la paura, subito dopo aver preso coscienza dei sentimenti.
Amicizia o amore?
Se si supera quel confine sarà facile tornare indietro?
È indubbiamente una bella lettura, ma, a mio avviso, mancava qualcosa e mi sono vista scaraventata in una realtà dove i due amici erano diventati dei buoni amanti con fin troppo eros, troppo frettoloso il passaggio amicizia-amore e subito dopo sesso.
È una lettura leggera, spensierata e senza troppe pretese.
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