Julian “Quinn” Quintero, un burbero e duro agente della SWAT di Miami, è rimasto ferito sul lavoro, e non cerca altro che un po’ di pace e tranquillità per riprendersi, cosa difficile da ottenere a causa della sua numerosa famiglia cubana.
Un’avventura per prendere le medicine lo mette sulla strada del suo vicino nerd e che prepara brownie, Spencer Morgan. Spencer irrompe nella sua vita come una tempesta tropicale di sole e arcobaleni.
Come c’era da aspettarsi, è caos a prima vista.
Quinn ha bisogno di un po’ di attenzioni, e Spencer decide che sarà lui a dargliele. Le loro vite molto diverse magari cozzano, ma forse loro due potrebbero anche trovare alcune cose in comune, e forse qualcosa di più.
Hi lettrici e lettori Sale e Pepe,
oggi torno a parlarvi di un’autrice molto amata (da me e da tanti), ovvero Charlie Cochet, con “Attenti ai nerd premurosi”, in cui conosciamo Quinn e il suo vicino di casa, Spencer.
Che dire di questa novella? È davvero una piccola coccola, una storia super cute e dolce che si legge con piacere e in poco tempo.
Lo stile sempre semplice ma di impatto di questa autrice e l’alternarsi di scene ricche di ironia e di dolcezza, rendono questo testo, anche se molto breve, un mix perfettamente riuscito.
L’ho letto in poco più di tre ore, ma mi è piaciuto molto e, forse proprio per questo, avrei voluto leggerne ancora.
La Cochet ama giocare con i contrasti caratteriale e anche qui ci mette di fronte a due personaggi nettamente diversi tra loro.
Da un lato Spencer, un ragazzo un po’ nerd, magro, pallido, impacciato e goffo, dall’altro lato, invece, abbiamo Quinn, un agente speciale della Swat, burbero, cocciuto e che sembra sempre pronto a colpire qualcosa o qualcuno.
Sono un po’ come l’atleta spocchioso ed arrogante e il timido ragazzo, intelligente ma sfigato del liceo, che, stranamente, quando riescono a conoscersi, scoprono non solo di avere alcune cose in comune, ma di stare molto bene insieme e di essere complementari.
Gli opposti si attraggono, è vero, ma è solo quando i sentimenti sono gli stessi che funzionano insieme, e Spencer e Quinn funzionano.
Un cliché? Forse sì, ma talmente ben scritto che non mi è dispiaciuto per niente, anzi, come dicevo, è stata una lettura molto piacevole.
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