I cugini di Whyborne, gli Endicott, sono tornati per fargli mantenere la promessa di aiutarli nella
riconquista del loro antico maniero, sottratto da un culto malvagio. In cambio, gli daranno la chiave
per decifrare il Codice Wisborg, di cui Whyborne ha bisogno per scoprire come fermare i Padroni.
A tale scopo, Whyborne, suo marito Griffin e i loro amici Iskander e Christine partono alla volta di
una piccola isola vicino alle coste della Cornovaglia. Ma non appena arrivato al castello di Balefire,
Whyborne non dovrà solo affrontare il male nascosto all’interno del maniero, ma anche la dolorosa
verità circa il proprio destino.
Hi lettrici e lettori Sale e Pepe,
Oggi vi parlo di “Balefire” penultimo volume della serie Whyborne e Griffin, di Jordan L. Hawk.
Questa è una delle mie serie preferite e sono davvero triste che stia giungendo alla fine, appena finita mi mancherà moltissimo e sono sicura che farò qualche rilettura per rivivere le avventure di Whyborne e Griffin e sentire meno la perdita.
Ammetto che, proprio per questo, ho procrastinato un po’ ad iniziarlo perché essendo il penultimo l’idea di dover aspettare (anche sei mesi) per poter leggere il finale mi mette un po’ di ansia e tristezza, però una volta letta la prima pagina è stato impossibile fermarsi.
Per cui ecco il mio pensiero sulla loro ultima missione (quasi suicida) nel mondo del paranormale.
Ancora una volta l’autore è riuscito a portarmi una storia emozionante e avvincente inserendo elementi nuovi, che vanno ad aggiungersi a quelli già visti nei libri precedenti e piano piano il cerchio si sta chiudendo lasciando che tutti i nodi vengano al pettine.
Se vi ricordate avevamo già conosciuto i cugini di Whyborne, gli Endicott, e purtroppo non erano stati dei momenti di gioiosa riunione familiare, questi ultimi infatti credono che la natura ibrida per metà ketoi dello stesso Whyborne sia un abominio che va contro ciò in cui credono e che proteggono.
Tutto ciò che sappiamo su di loro è proprio questo: che proteggeno gli uomini da quelli che reputano mostri (compresi gli ibridi ketoi) e che per farlo non fanno alcuno scrupolo, neanche se significa uccidere un parente.
Al di là della sfiducia e dell’odio reciproco è nata nei volumi precedenti una “tregua” in nome della sopravvivenza,
Ciò porta i nostri Whyborne e Griffin a Carb Moreth (che tradotto significa collina del dolore o simili, quindi capite bene che non si prospetta nulla di bello all’orizzonte) per collaborare alla riconquistare della casa di famiglia degli Endicott, ovvero il castello di Balefire, in cambio Io stregone otterrà finalmente qualcosa che possa dargli una possibilità in più per distruggere i Padroni quando torneranno, ovvero la chiave per decifrare il codice Wisborn.
Non aggiungerò nient’altro alla trama, ma vi anticipo che troverete molto molto altro e che è stato difficile non “spoilerare”.
Questo viaggio fuori da Widdershins, così come quelli fatti finora, ha dato l’ennesima spinta alla storia e un cambio di atmosfera che ha scosso (letteralmente anche) i nostri eroi.
L’autore mischia abilmente la parte paranormale che sicuramente è al centro di tutto con le altre, sceglie una narrazione che svela pian piano ciò che sta succedendo, un modo di raccontare che ogni volta mi fa stare col fiato sospeso fino alla fine, perché non riesco mai a prevedere nulla e questa è una delle cose che amo di più, in quanto ormai è difficile che un autore riesca a stupirmi e soprattutto è ancora più difficile che lo faccia in una serie così lunga, questo non fa che dimostrare l’immensa bravura di Jordan L. Hawk.
Forse la parte più “scontata” sono proprio Whyborne e Griffin perché Ormai dopo dieci libri i due sono una coppia consolidata, l’amore tra loro è forte, profondo e indistruttibile e l’unica cosa che posso dirvi e che sono sempre più teneri e dolci e non posso fare a meno di amarli sempre di più.
E come loro è impossibile non amare e adorare anche Christine e Iskander, perché sono una coppia fantastica che nel corso dei libri è cresciuta tantissimo e qui, chi come me ha sempre avuto un debole per la temeraria e coraggiosa Christine avrà una bella sorpresa.
Spero di essere riuscita a farvi incuriosire ed esprimere ciò che provavo, perche questa è stata davvero una recensione difficile da scrivere, dopo molti libri è complicato sviscerare ancora qualcosa da una serie e ancora più complesso è evitare di cadere in spoiler o in recensioni che tendono a riassumere il contenuto del libro (cosa che personalmente odio).
Per me evitare di scrivere una recensione di tre righe, ovvero “tutto meraviglioso, mi è piaciuto un sacco, l’ho adorato e mi mancheranno”, è stata una missione ardua, un po’ come l’avventura vissuta da Whyborne e Griffin in questo volume.
Non posso che consigliarvi questa lettura e tutta la serie !!
Ps. La cover è perfetta per questo libro complimenti alla triskell
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