Recensione “Cercasi amore a lieto fine” di Paola Servente

 

Sara non crede più nell’amore. Dopo l’ennesimo deludente incontro su Tinder, ha scelto di concentrarsi solo sul lavoro. Con le due amiche di sempre gestisce un’agenzia davvero speciale: la DreaMaker, che trasforma i sogni in realtà. Ma quando le tre ragazze per caso si incontrano – e scontrano – con i 611, la band internazionale più cool del momento, la loro vita prende una svolta imprevista, che costringe tutti a una insopportabile convivenza forzata tra le mura dell’agenzia. Ma, si sa, i guai non vengono mai da soli: Michael, il frontman del gruppo, ha perso l’ispirazione e in giro già si dice che sia un artista finito. Quale modo migliore per distrarre il mondo del gossip se non farsi fotografare in compagnia di una ragazza bella e misteriosa? Forse, in fin dei conti, essere costretto a vivere fianco a fianco con Sara potrebbe avere dei lati positivi… A scherzare col fuoco però ci si può bruciare, vero Michael?

 

 

Tre amiche, due rockstar e un giudice in pensione: cosa potrà mai accomunarli?
La DreaMaker!
Avete un sogno nel cassetto? Loro ce la metteranno tutta per realizzarlo, ove possibile ovviamente!

Loro chi? Il magnifico trio: Sara, Victoria ed Elisa.

“Sara profonde energia e concretezza; Vic, grinta e sensibilità, Elisa, dolcezza e fantasia. Un team vincente.”

Una sera le tre ragazze si imbattono nel frontman della rockband 611 e nel collega ChiappaMan, ovvero Robin, ma l’incontro, che potrebbe essere piacevole, si rivela uno sfacelo che finisce in tribunale.
Le due rockstar inglesi, che sono state condannate a scontare la loro condanna andando a riparare il danno e cercando di riconciliarsi con le ragazze, dovranno lavorare insieme a loro nell’agenzia per tre settimane. Il giudice si appassionerà alla vicenda e, andato in pensione, vorrà dare una mano.

Sara, con la sua vita dedicata al lavoro, non vorrà ammettere l’attrazione che prova per Michael, lui e il suo blocco creativo trarranno ispirazione da questa nuova situazione e il loro ping-pong verbale sarà spassoso.

“Quand’è che siamo veri? Quando battibecchiamo o quando siamo in sintonia?”

 

La ragazza si troverà nella difficile posizione di dover fare il muso duro con la rockstar idolatrata, per poi rendersi conto di trovarsi bene e a suo agio con lui, vedendo solo il ragazzo e non il divo.

“-La maggior parte del tempo non penso che tu sia quel Michael June, me lo dimentico. –

-A volte vorrei che se lo dimenticassero tutti, così capirei chi sarebbe disposto a starmi accanto comunque-”

Michael è stanco di frequentare persone finte, che mettono davanti la celebrità ai sentimenti, per la prima volta si trova davanti a una ragazza che non gli cade ai piedi e il gusto della conquista, unito a un’inaspettata serenità, lo porterà a valutare di aver bisogno di “aria nuova”. Spostare l’attenzione da se stesso agli altri sarà sicuramente di giovamento.

“La vita ci fa fare strani giri, ma tutto ha un senso, anche queste tre settimane alla DreaMaker, se sono sicuro.”

La narrazione è su multi-pov, e anche se per la maggior parte sono Sara e Michael a raccontarci la storia, sicuramente i riflettori non saranno puntati solo su di loro ma su tutti i personaggi del romanzo: Elisa che non riesce a dare il benservito definitivo all’ex mentre Alex, uno dei bodyguard, si scalda in panchina in attesa del momento giusto per scendere in campo; Vic, che non supera mai il terzo appuntamento con un uomo, con Robin smetterà di contarli.

Un romance veramente carino, un hate to love made in Italy ambientato fra Milano e la Liguria, dal ritmo divertente e frizzante.

Consigliato.

 

 

Anna

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