Recensione “Code Red” – Serie Atrous #1 di N.R. Walker

 

Maddox Kershaw è il cantante della più famosa boy band del mondo. È in cima a tutte le classifiche, ha vinto qualsiasi premio, è su tutte le piattaforme social e viene considerato l’uomo più sexy del momento. È il classico “cattivo ragazzo”, un vero e proprio mistero di cui tutti sul pianeta vorrebbero un pezzo.

Ma è anche stanco ed esaurito, isolato e solo. E mentalmente non è pronto a iniziare un tour.

Roscoe Hall è il personal manager di Maddox. Il suo è un lavoro che prevede il successo, la ricchezza e la visibilità e lui l’adora. Maddox ha occupato tutta la sua vita per gli ultimi quattro anni. Roscoe lo conosce davvero e vede il vero Maddox, cosa che nessun altro può fare.

Inoltre, è innamorato di lui.

Quando lo stress della tournee diventa eccessivo, quando il mondo comincia a franare, Roscoe diventa l’ancora di salvezza di Maddox. Ma come questi già sa, mentre Roscoe sta per scoprirlo, più è forte la luce, più scura sarà l’ombra.

 

Hi readers Sale e Pepe,

Oggi vi parlo di Code Red, primo volume della serie Atrous di N.R. Walker.

La storia di Code Red, o meglio di Maddox e Roscoe, è una storia vecchia come il mondo: la pop star si innamora di qualcuno del suo team, in questo caso, del suo assistente personale.

Il tutto mentre affronta gli alti e bassi emotivamente sfiancanti dell’essere sotto i riflettori, soprattutto in quest’epoca di follia dei social media, in cui tutti sembrano essere in vetrina e qualcuno sta sempre a guardare.

Questo  libro è stato davvero dolce e romantico, vedere Maddox  mentre si innamora perdutamente del suo manager personale Roscoe, con tutti i problemi del caso, è stato interessante, anche perché tra di loro si nota subito una connessione emotiva, oltre che lavorativa, molto intensa.

“Maddox sospirò e io non ero certo di cosa dire. Le cose stavano diventando bizzarre tra noi, il terreno mi stava scivolando sotto i piedi e sapevo che era una pessima idea. Ma sapevo anche che non avrei fatto nulla per fermarlo.”

L’autrice inoltre ha inserito una tematica importante, quella della salute mentale. Affrontare questa questione ha sicuramente dato una profondità diversa a tutto il libro, che non si è “ridotto” al mero trope o alla storia d’amore, ma mi ha dato qualcosa in più.

Come qualcuno che ha affrontato e affronta l’ansia (che ha una miriade di forme), ho trovato il ritratto di ciò che Maddox passa e di ciò che prova genuino ben presentato, anche se ovviamente “romanticizzato”.

 

«La situazione finanziaria e la popolarità non c’entrano con la salute mentale. La persona più ricca del pianeta può soffrire di depressione.»

Onestamente, però devo dire che alcune parti del libro, quelle più legate ai concerti, mi hanno “stufata”, o meglio, ho trovato che fossero davvero troppo lunghe e ripetitive e che quindi arenassero troppo il ritmo della lettura, influendo anche sulla narrazione nel complesso.

Quindi, tanti punti di forza, una tematica importante, una coppia adorabile, un purpuri di personaggi secondari intriganti, ma anche qualche imperfezione, scene un po’ ripetitive e un finale un po’ affrettato, che nel complesso non mi fa dire WOW.

Quello su cui però non ho dubbi è che vorrò leggere ancora degli  Artous, quindi aspetto la storia di Jeremy e…lo scoprirete leggendo.

 

Dani

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