Un uomo sale su un treno che da Roma lo porta a Parigi per incontrarsi con la giovane amante italiana lontano da occhi indiscreti.
Lentamente, però, quel viaggio comincia a confondersi con un altro viaggio simile, compiuto tredici anni prima: ricordi, pensieri, rimpianti, propositi vecchi e nuovi si rincorrono e si accavallano nella mente del protagonista, facendolo sprofondare in una sorta di labirinto della memoria da cui fa fatica a uscire.
Ma un labirinto è anche la città di Parigi, con i suoi luoghi più o meno celebri, le sue vie, le sue piazze, i suoi caffè, e soprattutto con la rete infinita della sua metropolitana, nella quale è sempre facile perdersi e difficile ritrovarsi.
Colpevoli sovrapposizioni è anche un racconto sulla necessità di dimenticare, su quanto sia importante imparare a farlo per sopravvivere.
Cavoli che libro!
È una storia che mi ha veramente inceppato la mente!
La si può definire in unica parola : loop.
Loop sta per ripetizione, e qui ho avuto a che fare proprio con questo : un continuo loop, dove all’inizio di ognuno veniva poi introdotto un nuovo pezzetto, che andava a completare il puzzle.
È la prima volta che mi trovo a leggere e a confrontarmi con questa modalità di scrittura, devo dire che riesce veramente a catturarti nel suo mondo, nella sua trama e nella vita dei personaggi.
Mi sono sentita così tanto intrappolata in questo continuo vortice di parole incastonate perfettamente tra di loro, ripetute ogni volta, che alla fine ho avuto il timore non riuscire ad uscirne completamente!
Non nego che all’inizio non è stato facile stargli dietro, ad entrare nel pezzo e capire quando si trattava del passato o del presente, però poi una volta riuscita ne è valsa la pena.
In ogni loop che si sussegue, si intravedono dei messaggi forti, come il vivere con la consapevolezza che nessun momento potrà mai tornare, perchè si sa le cose succedono solo e soltanto una volta nella vita.
Se lo consiglio?? Certo che si!!!
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