Gabriele ha una vita da ricostruire, un passato con cui non ha mai davvero fatto pace e un cuore ferito che continua a sanguinare.
Andrea, invece, lavora il corallo anche se per lui ha perso ogni splendore da quando una fatalità gli ha stravolto l’esistenza. Nel suo di cuore c’è posto solo per il nipote, Michele, a cui fa da padre.
Sullo sfondo di un’Alghero, bellissima e senza tempo, tra i suoi vicoli stretti e i ricordi dolceamari, le strade di Gabriele e Andrea torneranno a incrociarsi.
Potrà un legame che si credeva perduto tornare a splendere come il corallo rosso che simboleggia la città?
Hi readers Sale e Pepe,
Oggi vi parlo di “Corallo” di Nykyo
Posso dire che questo libro è stato totalmente inaspettato e allo stesso tempo esattamente quello che aspettavo.
L’inizio di Corallo mi ha leggermente destabilizzata, sono stata catapultata in mezzo a una scena forte e intensa, un funerale, in cui quattro personaggi manifestavano le loro emozioni, non tutte positive.
Andrea e Gabriele, sono la quinta essenza di cosa voglia dire “crescita” personale e in questo libro viviamo ogni tappa di questo percorso, la rabbia iniziale,la confusione, la presa di coscienza, il cambiamento, lento e inesorabile, e poi, la felicità .
Per motivi diversi, almeno all’apparenza, vivono un momento di crisi, o meglio ancora, il momento più buio del loro vita.
Emotivamente distrutti dagli eventi che hanno vissuto, provano, con fatica, a trovare la loro strada e il loro ritmo.
Andrea deve riorganizzarsi per crescere il nipotino, Gabriele deve trovare cosa fare ora che è tornato a casa, entrambi devono capire cosa vogliono e chi sono davvero.
Un elemento centrale di questa storia è l’arte, l’arte in tutte le sue forme, quella musicale portata da Gabriele, quella di artigiano e orafo di Andrea.
Ma anche più semplicemente l’arte che viene dalla natura, una natura che l’autrice descrive minuziosamente e che colora ogni scena di una sfumatura ancora più forte e vivida, donando realismo.
Leggendo sembra di stare proprio lì, ad Alghero, in Piazza Civica, nella spiaggia di Poglina, tra le strade e il mare della Sardegna, in un’ambientazione che sembra magica, ma che è in realtà è solo vera (ho cercato le foto e sono esattamente come le avevo immaginate leggendo) e che fa da sfondo alle vicende della famiglia Pais e della famiglia Fiori.
Due famiglie come tante, niente perfezione per loro, solo verità, solo emozioni, solo realtà.
Non posso dire che questo sia un romance puro, l’amore è sicuramente al centro, ma lo è in molte forme, non solo quello di Andrea e Gabriele come coppia, ma anche come fratelli, come figli, come zii, come amici e soprattutto, a farla da padrone secondo me è l’amore per se stessi, quello che Gabriele e Andrea scoprono essere il più profondo e giusto.
Insomma, come avrete capito, non è una storia leggera, racconta di lutto, perdita, odio, di violenza psicologica, ma anche di famiglia, di fratellanza, di orgoglio e stima per stessi.
Leggetelo.
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