Recensione “Cronache di tenebra. Libro due” di Stefania Enne

Tra le mura del palazzo reale di Vanbury, Eileen scopre che la sua eredità alchemica ha un potere più grande di quanto avesse mai immaginato. Ezra affronta le conseguenze profetiche che avvolgono il suo destino e il regno di Mexanara.

All’interno di un tessuto fatto di intrighi di corte, alchimie proibite e oscuri pericoli che si celano nell’ombra, il legame fra Eileen ed Ezra è sottoposto alla prova più dura. Riusciranno a superare le sfide che li circondano e a preservare il loro amore in un mondo in cui le apparenze ingannano?
Un sottile filo che collega passione e oscurità si intreccia sempre di più. Tra colpi di scena mozzafiato, questo secondo volume ti trascinerà in un turbine di emozioni, avventura e romanticismo.

«Penso che mi piaccia il ragazzo Ezra. Molto.» sussurrò Eileen. «Un po’ meno il principe Ezra.» si affrettò ad aggiungere.

Ezra non riuscì a trattenere un sorriso: «Quanta audacia da parte di un semplice alchimista!»

 

Grazie al secondo volume della serie, l’autrice si riconferma una bravissima scrittrice, che non confonde mai nonostante i diversi pov.

Tra intrighi e profezie a cui si accenna spesso, ma di cui sembra non si parli mai, leggiamo una storia ingarbugliata che alterna molti personaggi, ciascuno dei quali ha un proprio ruolo ben definito. Come dopo aver terminato il primo libro, anche in questo caso avrei voluto avere il continuo tra le mani, ma attenderò volentieri se le premesse sono queste!

 

La storia tra Eileen/Eli ed Ezra arriva a un punto particolare che darà inizio a qualcosa di grandioso, a partire dalla consapevolezza dello stesso principe di cosa vuole davvero nella sua vita, che sia il presente o il futuro.

Tra nuovi e vecchi compagni, nuovi e vecchi nemici, intrighi, lotte clandestine, nuove alleanze e presa di coscienza di una verità neanche troppo celata, questo romanzo ci prepara alla guerra e ci intrattiene con molte avventure spesso divertenti, vista la capacità della protagonista di mettersi nei guai.

La scrittura dell’autrice permette al lettore di entrare nella storia senza problemi, nonostante mi sia mancato sentire qualche emozione che pensavo avrei provato.

Ho molto apprezzato il world building che, seppure non originale, è ben descritto e rende bene l’idea di dove ci troviamo. Spero di rivedere alcuni dei personaggi incontrati in questo secondo volume e non vedo l’ora di scoprire qualcosa di più sul personaggio misterioso.

 

samanta

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