“I Tenebris sono creature ingannevoli. Sembrano umani, mangiano, dormono, respirano, amano ma soprattutto odiano, o così sembra.
Il sangue scorre a fiumi attorno a loro. Si cibano di dolore, sofferenza e lacrime, attingendo alla vita altrui.”
Inghilterra – 1798
Eleonora è una Tenebris, e vive e studia nell’Accademia, nel castello desolato di Fogley Town, all’oscuro del resto dei suoi abitanti, insieme a tanti ragazzi come lei.
Ma Eleonora è diversa, e a lei non va di cibarsi del dolore degli altri. Lei vuole di più: vuole vivere come gli umani.
Ed è quando farà l’incontro con l’umano Thomas, che tutto si complicherà…
Eleonora è una Tenebris.
Eleonora non vuole essere una Tenebris.
La protagonista rifugge la sua vera natura e brama una vita da umana, ma tutto il suo mondo le rema contro e cerca di attirarla verso l’oscurità. La voglia di allontanarsi dalla vita a cui appartiene la porterà a conoscere un umano che la attirerà così tanto da farle sembrare sempre più reale ciò che ha sempre voluto.
Ma potrà relazionarsi con gli umani senza rischiare di ucciderli? Riuscirà a fuggire dall’accademia e confondersi in un mondo che non sa cosa lei sia?
Ad attrarla ci sono due forze molto potenti e opposte: da un lato l’amore ricambiato di un umano, dall’altro un affetto non ben precisato, almeno fino a un certo punto, di un Tenebris… chi vincerà il cuore della nostra protagonista? Di chi si può fidare davvero?
Le domande sono tantissime e a tutte avremo risposta, prima o poi nel romanzo.
Ho davvero apprezzato questo dark fantasy perché mi ha lasciata sorpresa. Certo, nella seconda metà del romanzo si intuisce chi si nasconde dietro agli omicidi, ma non è così scontato.
La scrittura è molto semplice e la narrazione scorre abbastanza veloce. Avevo già conosciuto l’autrice quando ha scritto a due mani “A fairy kiss” e sapevo che non avrebbe deluso le aspettative.
I personaggi hanno, ognuno, una propria personalità ben definita e sembra di rivivere le scene che accadono nelle scuole ai giorni nostri, dove la ragazza timida e insicura viene additata dai bulli e da certi professori. Eleonora non riesce a lasciarsi andare, o meglio, non vuole lasciarsi andare perché poi rischia di perdere il controllo e, allontanandosi da tutti, è come se si mettesse, in automatico, al centro dell’attenzione.
Ci si potrebbe aspettare un mood più tetro da un dark fantasy e, invece, si sente una grandissima forza di volontà da parte dei personaggi, sia nel perseguire l’amore che le proprie inclinazioni. C’è molta positività e senso di protezione, soprattutto quando si parla del rapporto tra Eleonora e il suo Maestro.
La storia mi è piaciuta molto perché è originale e lascia spazio a un possibile seguito. Anche se inizia un po’ lenta, si riprende subito e continua alla grande.
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