In una calda sera d’estate, due colpi di lupara sconvolgono la quiete di Aidone, un pittoresco paese nelle vicinanze di Enna. Perché un semplice allevatore viene ucciso a sangue freddo? Che relazione c’è tra i furti di bestiame accaduti in zona e una società internazionale che acquista capi da inviare nei paesi arabi? E l’assicurazione locale, che ruolo ha in tutto questo? L’indagine serrata del capitano Calì rivela scenari e verità che mettono in luce un sottobosco nemmeno lontanamente immaginato. Una sorta di scatole cinesi, con imprevisti, colpi di scena e una sorprendente soluzione finale.Un romanzo appassionante e un investigatore che saprà farsi amare. Immersi nei vicoli di Aidone, tra i suoi monumenti, i panorami, la cucina e la sua gente, saremo testimoni del dipanarsi di una storia che varca i confini non solo della Sicilia ma dell’Europa intera.
Da amante di Camilleri e del suo e nostro Commissario Montalbano non potevo non leggere questo giallo di ambientazione siciliana. Ci troviamo ad Aidone, un paesino nell’entroterra siciliano, in provincia di Enna, un luogo dove, a parte qualche furto e poco altro, non si registrano altri crimini, fino a che una sera, all’imbrunire, non viene perpetuato un violento omicidio. Inutile dire che il maresciallo dei carabinieri non si senta all’altezza di svolgere le indagini e il caso venga affidato al capitano Tano Calì del nucleo di Enna.
Ho apprezzato molto il personaggio del capitano, perché è stato sviluppato in maniera realistica, come piace a me, gli investigatori che arrivano e sanno tutto da telefilm americano non fanno per me, invece Tano è una persona molto intelligente e capace ma anche umile e, pian piano, grazie al suo intuito e alla sua esperienza, riesce a risolvere il caso.
Il ritmo risulta serrato già dalle prime battute ed è tutto un crescendo ricco di colpi di scena. La scrittura è veloce ed essenziale, ma molto coinvolgente.
Consigliatissimo!!!
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