Harry non ha alcuna illusione su se stesso. Si guarda allo specchio e vede un tipo grasso e brutto, che è arrivato all’età di trentacinque anni. Non è sempre stato così, però. Quando aveva vent’anni gli piaceva andare nei locali e uscire con i ragazzi, proprio come ogni altro giovane a Londra, ma da quando si è trasferito in periferia per badare a sua madre, rimanendo anche dopo la sua morte, si è lasciato andare. E poi, non c’è nessuno per cui sforzarsi, quindi perché prendersi il disturbo?
Poi un operaio edile inizia a fischiargli dietro ogni mattina mentre va in ufficio…
Tony pensa che Harry sia uno degli orsi più sexy che abbia mai visto. Ma quando finalmente riesce a parlarci insieme, si rende subito conto che conoscerlo richiederà degli sforzi. Non che la prospettiva lo spaventi, lui ama le sfide e non ha intenzione di arrendersi.
Due uomini ordinari. La vita vera. Situazioni realistiche. E… l’amore.
Carino questo romanzo. Mi è piaciuto il fatto che sia una storia di riscatto, in cui uno dei protagonisti impara a vedersi con gli occhi dell’altro. La difficoltà con cui ci si guarda allo specchio, a volte, rende difficile prendere la decisione giusta, ma permettendo a Tony di avvicinarsi, Harry ha ripreso in mano la propria vita e ne ha fatto qualcosa di vivibile.
Chiusosi in se stesso dopo la morte della madre, diventato sovrappeso, Harry non si vede più bene e non riesce a capire come fa a piacere a Tony, un bellissimo ragazzo magro e muscoloso.
La storia scorre troppo veloce, soffermandosi tanto sulle scene di sesso e poco sulla psicologia dei personaggi. Ci poteva essere di più da dire, da raccontare, da spiegare. Mi è piaciuta la storia in generale, non fosse che pecca di un po’ di sostanza.
Bel finale, dolce e romantico.
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