Recensione di “Non devi dormire” di Giacomo Ferraiuolo

Quante forme ha la paura?
In questa raccolta ce ne sono otto.
La perversione e l’ossessione sono lo sfondo di queste storie macchiate di nero. Protagonisti e lettori si troveranno a percorrere un viaggio nei lati oscuri dell’animo umano, provando a far luce sull’ IO nascosto che tutti veliamo. Pagine marcate dall’inesorabile sopraggiungere del male accompagnano la lettura fino a comprendere che l’essere umano non è nient’altro che un semplice ‘involucro malato’.
Passioni violente e ossessioni morbose risiedono in questa raccolta la cui unica regola per il lettore è: Non Devi Dormire

Eccomi di nuovo qui a stressarvi… Oggi vorrei parlarvi della raccolta di racconti di Giacomo Ferraiuolo. Premetto che non avevo mai letto niente di suo prima di questa mattina. Settanta pagine che si leggono in un batter d’occhio. Settanta pagine in cui mai il titolo della raccolta fu più azzeccato.

Dopo averle lette, avrei avuto anche io qualche problema a dormire!

Vi dico subito che se avete lo stomaco debole o siete facilmente impressionabili, allora dovete assolutamente stare alla larga dai racconti, a volte più a volte meno, ma sono comunque tosti.

Dark, Dark con la D maiuscola, forse anche difficile da capire o considerato splatter per chi non ama il genere, ma comunque rende perfettamente giustizia alla categoria in cui sono stati messi.

Non starò qui a parlarvi di ogni singolo racconto, alcuni mi sono piaciuti di più e altri di meno, ma sono comunque molto, ma molto ben scritti e scorrevoli. Il dolore, il sangue, le scene macabre fanno da padrone su ciascun racconto, rendendo la lettura leggermente angosciante, ma in tutto questo c’è una spiegazione. Leggendo bene i racconti vi renderete conto che il sentimento che li lega è uno… l’amore. L’amore sotto tante sfaccettature diverse. Sicuramente l’amore malato, l’amore che ti annebbia il cervello, ma sempre di amore si tratta.

Questo è quello che un lettore appassionato del genere si aspetta da un autore!!!

Consigliato? Si, assolutamente si, ma solo se siete davvero appassionati della categoria!

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