Recensione doppia “Un posto felice” di Jay Northcote

Un primo bacio da un uomo più giovane innesca il suo risveglio sessuale…

A causa della rigidissima educazione, George si vergogna del suo orientamento. Ormai oltre la quarantina, non ha ancora fatto coming out e non hai mai baciato un uomo – finché non arriva Quentin.

Quentin ne ha avuto abbastanza di pessime relazioni con uomini che non vogliono impegnarsi. Ancora ferito dall’ultima, non è pronto a riprovarci. Ma George è dolce, e aiutare un uomo più grande a fare un po’ di esperienza potrebbe essere un diversivo piacevole.

Trascinati in fretta verso un legame più profondo di quanto non si aspettassero, si trovano ad affrontare un dilemma. George non è pronto per uscire allo scoperto, e Quentin vuole un ragazzo che non abbia paura di farsi vedere con lui in pubblico. Riusciranno a trovare un modo per navigare nelle acque imprevedibili di quella nuova relazione, e a trovare la felicità insieme?

Contenuti: differenza di età, prime volte gay, esplorazione sessuale, allo scoperto per te.

 

 

Hi lettrici e lettori Sale e Pepe,

Oggi sono qui per parlarvi dell’ultimo libro di Jay Northcote, autore da me molto amato perché nei suoi libri trovo sempre una nota di dolcezza che riesce a rilassarmi. La storia di cui vi parlo è “Un posto felice”, quinto volume della serie Rainbow Place. 

 

«Non c’è niente di meglio che prendere una vecchia barca e riportarla alle glorie passate. Quando qualcosa è stato accantonato come inutile, e io riesco a vederne il potenziale nascosto… far avverare quella visione sembra quasi una magia.»

 

Inizio con una citazione, perché questa frase racchiude al meglio l’intero percorso che Quentin e George compiono. 

Entrambi, anche se per motivi diversi, non si sentono abbastanza e non vedono quale sia effettivamente il loro potenziale, sarà proprio il legame con l’altro a svelare pregi e difetti dei due. 

 

Le loro differenze, legate all’età e non solo, sono proprio il motivo per cui “funzionano”.

Quentin è giovane, attraente, e intelligente, un giornalista provetto, George è un uomo di mezz’età, sexy, un gran lavoratore, ma anche restio ad aprirsi ai sentimenti. 

Saranno proprio la forza e l’intraprendenza di Quentin a spingere George fuori dal suo guscio e l’affetto genuino di quest’ultimo a rendere Quentin finalmente felice e apprezzato, certo però ci vorrà un po’ prima che questo accada. 

 

Quello che inizia come un’amicizia “sessuale”, giusto un po’ di divertimento, diviene poi molto di più. I due iniziano a conoscersi e a capire come mai sono quello che sono e anche a comprendere ciò che desiderano veramente. 

 

Questa serie è stata per me un insieme di alti e bassi, alcune storie le ho apprezzate moltissimo, altre meno e, purtroppo, questa fa parte di quelli che non mi hanno convinto al 100%, l’ho trovato un po’ sottotono, non tanto la trama in sé, ma lo sviluppo della stessa e dei personaggi. 

 

Mi è sembrato in qualche modo sbilanciato: è presente una forte componente sensuale, che in realtà è sempre una nota chiave dei libri di Jay Northcote, e che non mi da’ assolutamente fastidio di solito, ma che stavolta non è compensata a sufficienza dalla parte romantica che mi è arrivata meno, forse anche perchè non sono riuscita a entrare in sintonia ed empatia con i personaggi.

 

Rimane comunque un libro assolutamente leggibilissimo, che scorre facilmente e si legge in poche ore, non ho però avuto lo stesso imprinting che con altri libri di Jay. 

PAYNE

firma Claudia

 

 

Ho voluto leggere l’ultimo libro di Jay Northcote perché sono una grande fan dell’autore e di solito amo tutto quello che scrive, ma stavolta ho storto la bocca.

Mi piace il modo in cui scrive, con delicatezza e dolcezza e con molta sicurezza, ma qui ho trovato qualche nota stonata.

Si parla di due uomini, Quentin e George. Il primo è un giornalista di ventotto anni, dichiarato da tempo, il secondo è un riparatore di barche di quarantacinque anni, divorziato e con una figlia di vent’anni, succube di una mentalità omofoba antica e bigotta.

George si ritrova così attratto da Quentin, un ragazzo così aperto e disponibile, che si lancia in una relazione sessuale con un po’ troppa nonchalance. Uno che ha guardato solo porno fino alla sera prima e che non accetta la propria sessualità, si ritrova a fare sesso con un altro uomo, non senza difficoltà, certo, ma neanche senza farsi tutti quei problemi che dovrebbero venire da chi è stato convinto, sin da bambino, che essere gay è il male. La caratterizzazione di questo personaggio è un po’ confusa, mentre per Quentin e i nostri beniamini dei capitoli precedenti, è tutto chiaro come il sole.

Ho sentito, leggendo, che mi mancava qualcosa, che era tutto troppo veloce. Troppe, per me, le scene di sesso, anche se capisco che George doveva essere aiutato nella giusta direzione…

Per il resto, il romanzo è scivolato bene e mi è piaciuto anche il finale. Darò sempre un’altra occasione a Jay perché merita davvero. Peccato per questo libro, che non mi ha fatta impazzire.

Spero comunque di ritrovare il Rainbow Place in altri romanzi perché mi sento un po’ a come a casa in questo bar.

firma Claudia

PAYNE

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