Cenere alla cenere, polvere alla polvere, e tutta quella merda lì.
Avevo ucciso.
Avevo sacrificato.
Colpevoli e innocenti.
Conoscevo il sangue e conoscevo la violenza. Ma non avrei mai immaginato che avrei conosciuto l’amore. Mia Ryder era una donna da amare.
Da venerare.
Da reclamare.
Da ora e per sempre, ogni singolo giorno.
Se c’era qualcuno per cui andare all’inferno e tornare, era lei. Anche se significava andare in guerra contro… mio fratello.
Posso dirvi che è uno dei libri più belli che abbia mai letto? Non so se è perchè aspettavo con ansia questa uscita, non so se è perchè amo i protagonisti con tutta me stessa, ma questa storia strappa lacrime l’ho riletta due volte consecutive pur di apprezzare ogni minimo dettaglio.
Un libro sicuramente non facile da digerire, dove le lacrime scorreranno a fiumi e dove il cuore vi verrà strappato dal petto, ma posso assicurarvi che nonostante tutto, il libro deve essere letto.
Durante la lettura mi sono arrabbiata, mi sono arrabbiata con le ingiustizie della vita, mi sono arrabbiata con l’amore, perchè a volte fa male tanto quanto non amare, mi sono arrabbiata con le circostaze e mi sono arrabbiata con il fato.
Ho sperato, ho sperato per Mia e Creed, ho sperato nel loro lieto fine e ho sperato per il loro amore.
Mentre leggevo, una domanda mi frullava in testa. Può l’amore guarire le ferite più profonde? Pùò l’amore vincere sul tempo e sulla mente? Ebbene sì, la risposta è sì ad entrambe le domande, perchè quando il destino decide per noi, la testa non ha potere sul cuore.
Una lettura sconvolgente, dove il tradimento di un genitore, può portare a situazioni disastrose, dove i segreti vengono a galla e portano ad una sola conclusione “Cenere alla cenere”… Dove l’amore per una donna è più forte perfino per l’amore di un fratello. Dove anche l’anima più buia, vede la luce grazie ad una ragazza di nome Mia.
Ho divorato pagina dopo pagina, ho amato ogni minuto della lettura e se possibile, mi sono innamorata ancora un po’ di più di Creed e Mia.
Un epilogo fantastico, che fa capire al lettore che la cura migliore per ogni ferita è l’amore, un epilogo che ti fa capire che anche un Club spietato può fare del bene, che anche un motociclista avvolto dalla disperazione può e deve essere amato, perchè al cuore non si comanda…
Ancora una volta la Robinson ha fatto centro, arrivando dritta al cuore del lettore, mescolando con maestria amore, disperazione, speranza e felicità.
Una domanda… Quando leggeremo di “El Santo”??
Un libro sicuramente non adatto a tutti, un libro fatto anche di violenza, ma sicuramente un libro meraviglioso. Non posso dare più di 5 stelline, ma se avessi potuto lo avrei fatto!
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