Recensione “Dreaming of a pink Christmas” di Sara P. Grey

 

Le regole del Pink Christmas Club:

  • Il Natale non è fatto di cose, ma di persone
  • Non si è mai troppo grandi per chiedere qualcosa a Babbo Natale
  • La magia esiste, non si perde né si trova: sta a noi crearla. ”

Una moderna “princi-rentola” (un po’ principessa, un po’ Cenerentola)
Un principe supereroe (ma non mettetegli la calzamaglia!)
Un mese di tempo
Un incarico all’apparenza impossibile da portare a termine
Un unico requisito da rispettare…

Ma facciamo un passo indietro, e cominciamo dalle presentazioni: mi chiamo Adelasia Malsavora Castelli e, nonostante il nome da principessa, alle fiabe ho smesso di credere già da un po’.  Così come alla fata madrina, a Babbo Natale, agli elfi mangiacalzini, e alla popolazione di creature magiche, generose e dispettose in egual misura, che a quanto pare non ha smesso di credere in me, invece.
Chi altri si inventerebbe, infatti, di farmi assegnare l’ingrato compito di organizzare una festa della Vigilia avendo a disposizione un mese di tempo, un budget risicato e un’unica linea-guida: che sia tutto… rosa!?

«Perché se non te la concedi a Natale qualche follia, allora quando?»

Dreaming of a Pink Christmas è uno spin off del precedente romanzo (Non cercavo l’amore, è stato lui a trovarmi), avente per protagonista Adelasia, qualche anno dopo, alle prese con la sua avventura milanese.

Appassionata di belle Arti, Adele si trasferisce nel capoluogo lombardo e diventa la stagista della eccentrica Olimpia Brambilla-Fumagalli, con la speranza di potersi occupare della sua collezione di antichità ma, come prevedibile, si trova a soddisfare i capricci senili della signora, che le vuole far organizzare una mitica festa di Natale a tema. . .  Rosa! Un Natale può essere rosso, verde, oro, argento, bianco! Ma rosa proprio no! Assisteremo ai disperati tentativi di Adele di riuscire nella sua missione, sbirceremo fra i cespugli della villa milanese dove dimorano dei fenicotteri, ci emozioneremo al suo incontro con il bel Giulio, un vero principe azzurro che le verrà in soccorso mettendo in campo le sue conoscenze.
Mi è piaciuto questo romantico racconto di Natale ambientato nella mia città, e mi ha dato l’occasione di poter vedere come l’impostata Adelasia sia potuta sbocciare, cavandosela da sola, lontano dalla sua facoltosa e opprimente famiglia.  Ha un carattere deciso e determinato a non cedere alle avversità, sa che la sua famiglia non aspetta altro che vedere un suo fallimento, quindi non può gettare la spugna.
La sua creatività mi ha definitivamente convinta che sì, il Natale può essere rosa!

firma Anna

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *