Recensione “Fate. Due cuori, un solo destino” di Raffaella Franceschini

 

 

Thomas Ferri non ha mai avuto niente nella vita, se non se stesso.

Nessuno è mai riuscito a scalfire la sua corazza.

Nessuno tranne lei.

Lisa.

Lei era la sua luce, il suo yang, ma dopo la fine della loro relazione, l’oscurità è calata di nuovo sulla sua anima.

Ma proprio quando i loro destini si intrecciano di nuovo, il passato torna a bussare alla sua porta, riportando a galla i ricordi, le violenze e una verità sconcertante che cambierà di nuovo le sorti del loro futuro.

Thomas e Lisa sono davvero legati dal Filo rosso del Destino?

L’amore può bastare a guarire le ferite del cuore?

Perché non sempre nella vita si va verso la luce.

E a volte è più facile arrendersi e scegliere il buio.

Thomas e Lisa: un amore abbastanza tormentato.

Un secondo volume da divorare, dopo aver letto il primo non ho voluto perdere tempo per scoprire questa storia.

La storia riparte: dopo la separazione nel primo volume, ecco che nel secondo le incomprensioni continueranno e quel passato prepotente con i suoi demoni metterà più di uno zampino.

Tante sono le emozioni in questo libro, quanto lo saranno i segreti che lentamente verranno svelati.

Un’autrice che, in punta di piedi, sta conquistando migliaia di lettrici per la sua scrittura semplice e quel tocco romantico che ci fa sognare.

Prima del lieto fine ci fa agognare ogni volta, lasciandoci devastati.

Thomas e il suo animo tormentato, Lisa e la sua forza.

Lui il danneggiato incapace di amare, lei la ragazza con la testa sulle spalle che cerca di tenere unita la coppia.

Le lacrime dei due protagonisti sono tante, due cuori separati che faticano a battere da soli.

Una storia d’amore che si divide tra spazio e tempo.

Due cuori un solo destino.

Anna

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