Ward credeva di avere tutto. Ora invece lotta per rimettere insieme i pezzi della sua vita in frantumi, sepolto dal lavoro, mentre affronta un dolore capace di distruggere l’anima di un uomo.
Quando, nei dintorni di Cincinnati, gli incendi minacciano le vite dei suoi amici e dei suoi clienti, scopre che il suo vecchio commilitone, Noah Keegan, è in città. Erano una squadra imbattibile, così tanto in sintonia che si diceva riuscissero a leggersi nel pensiero.
Noah pensava che dedicare la propria esistenza all’esercito sarebbe stato abbastanza, ma poi si è reso conto di non avere una famiglia e che c’era un solo amico di cui gli importava. Ed è proprio sulla soglia di quell’amico, Rowe, che si ritrova alla fine del periodo di arruolamento, in cerca di amicizia ma sperando segretamente in qualcosa di più. Deve scoprire se l’incredibile notte passata insieme tanti anni prima non è stata un errore.
Intrappolati in un pericoloso gioco di fuoco e proiettili, nessuno dei due si aspetta la vampata di emozioni che si incendia tra loro. Rowe non è pronto ad accettarla. Noah potrebbe venirne distrutto.
Hi readers Sale e Pepe,
In questa recensione parleremo del libro “Fiamme”, terzo volume della serie Legami indistruttibili di Jocelynn Drake e Rinda Elliott.
La serie è, sicuramente, una di quelle che, secondo me, DOVETE leggere, ognuno di questi volumi ha qualcosa di magico che mi tiene incollata alle pagine e anche voi dovreste cedervi.
Tra fine dicembre e primi di gennaio ho riletto il primo e mi sono subito buttata sul secondo e sul terzo, leggendoli di seguito senza stancarmi o annoiarmi.
Il mio preferito, al momento, è sicuramente il libro di Snow perché amo i personaggi freddi, apparentemente intoccabili e indistruttibili, che mostrano poi ogni loro debolezza quando si innamorano.
La storia di Rowe e Noah non è però da sottovalutare, anzi, anche l’impatto emotivo di questo romanzo è fortissimo.
Rowe è uno dei fantastici quattro originali, insieme a Lucas, Snow e Ian sono una famiglia a tutti gli effetti e si proteggono da ogni cosa, almeno finché la morte, qualcosa di imprevedibile e inarrestabile, non li colpisce e sarà proprio Rowe a doverne pagare il prezzo più alto.
Il suo lutto e il suo dolore sono ancora vividi, ma dopo nove mesi, qualcosa sta iniziando a cambiare.
Un cambiamento non voluto, forzato quasi, almeno finché nella sua vita, o meglio nei resti di ciò che ne rimane, non arriva Noah Keegan.
Noah è un suo vecchio commilitone, qualcuno con cui Rowe ha un legame che chiamerei “d’anima”.
“Era confuso. Era stato incredibile. Come tutto ciò che facevano insieme. Come in passato. E al tempo aveva attribuito la sensazione all’ubriachezza e all’eccitazione della novità di avere una bocca maschile attorno all’uccello. Ma non era così. Rowe era preso e non era un idiota. Aveva tutto a che fare con l’uomo in questione. Uno qualsiasi non l’avrebbe fatto sentire così”
Non è semplicemente amicizia e affetto, è qualcosa di più ed è proprio quel qualcosa che pensava di non aver mai più indietro, l’amore.
“…un senso di colpa più antico: quello che scaturiva dal suo essersi allontanato da Noah. E poi… c’era la paura. La paura di riavvicinarsi a qualcuno. Di aprirsi alla possibilità di un’altra perdita.”
E di Noah cosa posso dirvi? Semplicemente un personaggio magnifico, duro, coraggioso, valoroso, fragile, in cerca di stabilità, ma anche bellissimo e divertente, insomma il mix perfetto per far innamorare chiunque.
“«E che non potevi prenderne uno perché eri sempre in giro. Non avevi radici.» «Sì, ma…» «Voglio che tu metta radici qui, con me. Voglio che questa sia la tua casa. La nostra casa.»”
Questo libro ha tutto, una parte suspense, una mystery e crime, non manca l’angst, ma ci sono anche momenti più leggeri e dolcissimi, per cui per me è un Sì molto grosso e senza alcun dubbio.
Non fatevela scappare!
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