Colin
La mia vita è grandiosa. Sono uno dei wrestlers migliori della squadra, popolare e con il corpo di un modello di GQ: praticamente un dio alla Northriver. Ho un’intensa vita sociale e posso avere tutte le ragazze che voglio.
A parte lei.
Baylee Winters mi odia. È ghiaccio e ribellione in formato tascabile, con occhi d’ambra in grado di scorticarmi vivo.
Dovrei starle lontano e lasciare tutto ciò che la riguarda nel passato, ma ho chiaramente una dipendenza da impertinenza e riccioli d’oro. Lei mi sfida ogni volta che apro bocca, con quell’espressione da maestrina che vorrei cancellarle a suon di orgasmi, e io mi accendo come un fuoco d’artificio.
A ogni sua ribellione, corrisponde una mia azione doppia e contraria.
Questa volta lottare per lei non è un’opzione, è una certezza. Anche a costo di farlo contro Baylee stessa.
Baylee
È dalla prima volta che l’ho visto che sto cercando di scappare da lui, ma a quanto pare non serve a nulla. Colin Brooks ha la fastidiosa capacità di riuscire a trovarmi.
Sempre.
Ho fatto un patto col diavolo due anni fa, gli ho stretto la mano nell’angolo buio di una biblioteca, e lui si è preso la mia anima e le mie bugie.
Ora è rientrato nella mia vita e io dovrei stargli a chilometri di distanza.
Più facile a dirsi che a farsi. Sono un genio in molte cose, eppure tra queste non rientra la gestione di un wrestler dagli occhi neri e dal sorriso strafottente.
Noi due non siamo compatibili: lui è fuoco che brucia e illumina ogni cosa, io ho bisogno di neve fredda per sopravvivere. Siamo destinati ad annientarci a vicenda.
Si dice che sia impossibile accendere un fuoco sulla neve, eppure…
Io mi sono innamorata già dalla cover, ma la trama ha dato il colpo di grazia.
E’ un second chance, quindi i protagonisti hanno avuto dei trascorsi; lasciatisi in malo modo si ritroveranno a distanza di qualche anno nella stessa università e lo strano scherzo del destino li vorrà vedere tutor e alunno.
Fin qui clichè su clichè, ma l’articolazione del romanzo è una vera sorpresa, un continuo alternarsi di risate e lacrime, di dubbi, demoni, ironia, amore e passione.
Un’altalena che ti porta così in alto fino a toccare il cielo con un dito e l’attimo successivo ti scaraventa a terra alla ricerca della stabilità emotiva.
Ho riso e pianto, ho odiato e, giuro, che avrei voluto volentieri tirare qualche cazzotto.
“Devo allontanarmi, è una questione di sopravvivenza: lui ha il potere di mandarmi in confusione e io, per essere efficiente, ho bisogno di calma e serenità.”
Il rumore di quei cuori che si spezzano, un colpo di pistola con il silenziatore dritto al cuore.
Lacrime e risate e alla fine non saprei chi abbia vinto, so solo che il mio cuore è rimasto così martoriato dalle tante emozioni che mi sono presa del tempo per scrivere questa recensione.
Due protagonisti che insieme erano così sublimi, perfetti, e nelle loro crepe e fra le loro instabilità ho ritrovato un po di me.
“Ci ho provato a lasciarla andare, sul serio, ma io e Baylee siamo legati a doppio filo, cuciti insieme da i nostri segreti come una coperta patchwork calda e familiare formata da scampoli di verità e di bugie che si accavallano le une sulle altre.”
Distruggersi a vicenda, cercarsi e trovarsi sempre.
“Lui è il piacere perverso che non riesco a lasciar andare, il gioco d’azzardo che alimenta la mia dipendenza. Solo lui, sempre e solo lui.”
La nota allegra sono stati i battibecchi tra i protagonisti: esilaranti, forbiti e schietti . Le donne Ramos fanno la loro parte e devo dire che insieme sono da urlo.
“E’ sempre stato così tra di noi, fiamme sulla neve che non dovrebbero esistere, ma che continuano a bruciare contro ogni logica… Eravamo sbagliati da così tanti punti di vista che mi faceva male la testa solo a pensarci.”
Lui è capace di assottigliare le sue difese, lei di calmare la bestia che è in lui.
“Tu sei il mio Nord, piccolina. Senza di te, giro a vuoto e mi perdo.
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