Finlay Donovan è alle prese con un nuovo romanzo da finire e con l’acrobatica gestione di una vita frenetica da madre single di due figli. Se non altro, può contare sulla tata Vero, alleata preziosa e confidente fidata nel caos delle sue giornate. Vista la recente sfortuna, a Finlay sembra incredibile che l’unico cadavere con cui ha dovuto avere a che fare di recente sia quello del pesce rosso di casa. Ma è presto per cantare vittoria. Qualcuno, infatti, sta tramando per far fuori il suo ex marito, Steven. Letteralmente. Steven avrà anche mille difetti, ma è un buon padre, e Finlay è determinata a tenere lui e i loro figli al sicuro. Dove si nasconde il nemico? Sotto le mentite spoglie di qualche mamma su un forum online? O direttamente tra le fila della mafia russa? E così, tra Vero che sembra nasconderle qualcosa, il detective Nick Anthony che ha deciso di riconquistarla, la consegna del libro che incombe e un ex marito da mantenere in vita, Finlay stavolta rischia davvero di tirare troppo la corda… e spezzarla.
L’investigatrice più sbadata del mondo ritorna sui nostri schermi. Ops, sulle pagine di un libro.
Il romanzo si apre con il primo cadavere trovato dalla nostra protagonista, il pesce rosso di casa, per poi approdare al serial killer che cerca di far fuori il suo ex marito.
Diciamo che il libro sembrava iniziare bene, quattro risate, ironico al punto giusto con il caos che incombe nella vita della protagonista, ma la confusione è continuata anche nel corso del romanzo e, da simpatico carino e scorrevole, mi sono ritrovata con un sacco di cose assurde tra le mani e un filo logico della trama che mi è sfuggito.
Il romanzo si è ripreso verso la fine con una specie di lieto fine e un libro da consegnare urgentemente, ma inizio e finale non sono riusciti a salvare il mio giudizio finale.
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