Recensione “Frammenti di me. Dreams trilogy vol. 2” di Carina Adams

 

Lennon James.
La ragazza della porta accanto. La migliore amica della mia sorellina. Conoscevo quella bellezza splendente, divertente e timida da tutta la vita.
Innamorarmi di lei non è stata una scelta. Ma il destino.
Quando la tragedia colpì e le nostre vite furono sconvolte, sapevo che saremmo stati bene.
Avevamo l’un l’altro.
Insieme potevamo superare qualsiasi cosa.

Innamorarmi della ragazza che camminava al ritmo del fato è stata una cosa di cui non mi sono mai pentito.
A volte gli ostacoli più grandi sono quelli che non vedi arrivare. La sorte ha i suoi disegni.
Mentre cercavo di tenermi aggrappato alla ragazza che mi aveva rubato il cuore, l’universo sembrava destinato a separarci.

 

 

Secondo volume della serie, non ho potuto fare a meno di leggerlo immediatamente in coda al primo: troppe cose erano successe nel finale e l’ansia mi stava divorando.
Se non avete letto il primo romanzo potrebbero esserci spoiler, quindi siete avvisati.
La vita di Lennon, Dean e dei loro amici è stata stravolta da atroci perdite, oltre al dolore di dover andare avanti senza gli affetti più cari, Lennon si ritrova come bersaglio di bullismo a scuola; non ci sono più i tre moschettieri a difenderla e la sua situazione precipita.
Dean entra nel mondo del cinema con produzioni sempre più importanti ma, se da un lato è felice di veder realizzati i suoi sogni, dall’altro soffre per la lontananza dalla sua amata.
Un colpo di scena rimetterà tutto in prospettiva e, sebbene siano ancora dei ragazzini, il gruppo di amici si imbarcherà in un’avventura più grande di loro, ma quando avrete capito di cosa si tratterà non potrete condannarli.
L‘amicizia che unisce questi ragazzi prosegue anche a chilometri di distanza e sarà il salvagente al quale aggrapparsi quando la vita metterà loro davanti le inevitabili scelte che andranno prese. I sogni si scontrano con la realtà e dovranno prendere atto che non si potrà conciliare tutto: le rinunce fanno parte della vita e le scelte la determinano.
A differenza del primo romanzo (più leggero e sereno), in questo si affronteranno tematiche più impegnative e anche i toni saranno più cupi. 

 

“Per la prima volta, avrei voluto che la mia clessidra fosse stata quella che aveva finito la sabbia. Non volevo morire, ma non volevo nemmeno essere più lì. Volevo svanire nel nulla, dove il dolore non esisteva”

 

Dona sollievo il fatto che questi giovani riescano ad aiutarsi a vicenda offrendo sostegno e una motivazione per risollevarsi e andare avanti. Dean rimarrà un po’ fuori dal coro, immerso nello star system non riuscirà a rendersi conto appieno di quello che stanno vivendo i suoi amici e questa potrebbe essere una prima frattura.


Il romanzo viene raccontato in prima persona dal doppio pov dei protagonisti, la scrittura è fluida e piacevole. 

Devo fare un appunto per quanto riguarda la traduzione e l’editing: se il primo volume che ho letto era una copia arc, questo l’ho acquistato e ho trovato molti refusi ed errori di traduzione oltre ad imprecisioni sul riferimento al genere che hanno creato confusione, ed è un vero peccato perché il romanzo merita molto e non è giusto che venga rovinato da queste imprecisioni. Consiglio alla casa editrice di fare un lavoro di controllo sul testo.

 

Anna

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