Recensione “I Vampiri di Marchwood – Taken” di Shalini Boland

 

Innamorarsi non è mai stato così letale

Madison Greene sarebbe una ragazza come tutte le altre se solo non si fosse innamorata di un vampiro. Alexandre è bellissimo, alto, con occhi magnetici e un irresistibile accento francese. Nell’immensa tenuta di Marchwood House che domina la campagna inglese, Madison si sente protetta accanto a lui e non è mai stata più felice, ma qualcosa di terribile incombe su di loro e in un attimo l’idillio viene interrotto. Un antico demone in cerca di vendetta rapisce Madison per colpire Alexandre, nemico di sempre. Il suo regno, nascosto tra le immense caverne di una città sepolta sotto il deserto, è un luogo pericoloso da cui è impossibile fuggire e con insidie celate dietro ogni angolo. Con la vita appesa a un filo, riuscirà Madison a trovare l’uscita del labirinto e a rivedere il suo amato Alexandre?

Passione, enigmi e vendette: una storia mozzafiato, impossibile da dimenticare.

Lei è disposta a tutto per amore. Lui è un vampiro irresistibile.

«Lo amava così tanto che non sapeva cosa avrebbe fatto se non l’avesse più rivisto.»

 

 

In relazione al primo volume sono meno pagine, si stratta del secondo volume e già questo basta a proclamare la maledizione del secondo della serie, dedito a spiegazioni e al proseguimento della trama. Non è di certo un bel punteggio arrivare secondo e così anche per i sequel di una serie.

Ambientato in Turchia tra le rovina della Cappadocia, io che ci sono stata recentemente mi immaginavo a gironzolare in quelle rovine, ancora fresca di avventura, le vicende si susseguono ed io li seguo con il colpo al cuore.

Dinamico, adrenalinico, vissuto e veloce, questo secondo volume parla di storia, di presente e di situazioni vissute al passato.

Mai annoiata, ma coinvolta nelle vicende posso dire che attendo con ansia il terzo e ultimo volume per mettere fine a questa storia che sa di The Vampire diaries e Buffy.

Chi subisce il fascino del vampiro, chi come me legge e si innamora dell’amore stesso, chi naviga di fantasia e scruta i volti di chi sta intorno.

Adrenalinico per certi versi, passionale per altri, dolce e tenue per altri ancora, è un libro che abbraccia vari lettori e, chi lo legge fino in fondo, ne esce vincente in egual misura.

 

 

 

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