Recensione “Il caso del bouquet misterioso. Enola Holmes: 3” di Nancy Springer

 

 

 

Fiori bianchi, fiori rossi: un bouquet di indizi e di inganni recapitato senza mittente segna l’inizio di un nuovo mistero… niente paura, sta per arrivare Enola Holmes. Quando il dottor Watson svanisce senza lasciare alcuna traccia, Enola Holmes, che ancora si nasconde dai fratelli, crede che sia una messinscena orchestrata da Sherlock e Mycroft per farla uscire allo scoperto. Enola sa che pur di ritrovarla, rinchiuderla in collegio e non averla più tra i piedi, Sherlock saprebbe usare perfino il proprio migliore amico come esca. Per questo Enola è più determinata che mai a non farsi coinvolgere. Almeno fino a quando in casa Watson non viene recapitato un bouquet composto unicamente da fiori che simboleggiano… la morte. Fiori bianchi, fiori rossi. Il mittente è anonimo, il messaggio è chiaro. Il dottor John Watson è in pericolo. E forse è già troppo tardi… Questa volta non c’è spazio per i litigi dei fratelli Holmes: se vogliono salvare il braccio destro di Sherlock, devono trovare il modo di collaborare e dar retta all’investigatrice più furba della famiglia. Tra nuove identità e messaggi in codice, continuano le avventure di Enola, un’eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes. Età di lettura: da 12 anni.

Hi lettrici e lettori sale e pepe,

Oggi vi parlo del terzo volume della serie Enola Holmes, “Il caso del Bouquet misterioso”,  dove ritroviamola giovane perditoriana più abile della Londra vittoriana.

Ho letto questi tre libri in maniera molto veloce, la scrittura risulta scorrevole e anche se le vicende sono avvincenti e le descrizioni molto particolareggiate e vivide, la narrazione è semplice e quindi scorrevole.

L’unico momento in cui ho avuto un piccolo rallentamento è proprio all’inizio di questo terzo libro, dove l’autrice ha inserito una parte più profonda e riflessiva su Enola stessa che quindi cambia un po’ il ritmo, quando però il caso investigativo prende piede questi aumenta di nuovo.

I tre libri sono stati sicuramente un crescendo, sia per quanto riguarda la protagonista, il suo comportamento e il suo carattere, sempre più introspettivo e maturo, sia per la parte investigativa che risulta in questo libro maggiormente complessa e all’altezza di una Holmes, sembra un salto di qualità nella scrittura dell’autrice e in generale.

Il caso presentato in questo libro vede la giovane Enola ad occuparsi di una scomparsa molto illustre, di un personaggio che tutti conosciamo e amiamo, il Dottor Watson, sarà un caso importante che la metterà alla prova, inizialmente pensa sia una trappola, ma appena i primi indizi compaiono a casa del dottore sotto forma di un bouquet misterioso che porta presagi di morte, si butterà a capofitto nella  ricerca, dando dimostrazione di tutta la sua bravura e ingegno, perché arrivare alla soluzione e  salvare il Dottore non sarà assolutamente facile.

Ritroviamo ancora una volta questa giovane donna alle prese con un doppio problema, infatti oltre al nuovo caso che sceglie di seguire per riportare indietro il caro Watson, continua a sfuggire ai fratelli che tentano in tutti i modi di riportarla a casa per poi mandarla a studiare in collegio per giovani donne nobili, un luogo che per Enola e per la sua spensieratezza, intelligenza e senso di libertà rappresenterebbe una vera prigione.

La sua caparbietà e intelligenza faranno si che possa ancora vivere una vita aperta e diversa da quella delle sue coetanee, ma la  sua preoccupazione e la solitudine saranno comunque compagne dure da affrontare.

Insomma, una lettura molto piacevole e super consigliata, spero che la DeA porti anche gli altri libri della serie, che sono in tutto sei, incrociamo le dita, nel frattempo buona lettura !!

PAYNE

 

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