L’ho amata prima di un affetto tenero, poi di un amore infinito.
Era la sola cosa che mi rendesse umano; quando l’ho persa sono impazzito di dolore e violenza. Per lei ho cambiato faccia, vita, testa. Ora che l’ho ritrovata nessuno potrà portarmela via.
Io sono Carlos Ramon Ruiz, un mafioso, un pazzo, un politico e batterò a tappeto tutta New York per averla.
Sono stata rapita due volte, maltrattata, vilipesa. Ora che sono tornata nel mondo civile tutti dovranno tremare. Io sono Suzana Ilievic, una principessa della mafia, ma anche una donna in pezzi.
Batterò a tappeto tutta la Grande Mela per trovare il mio aguzzino e punirlo.
Sì, parlo proprio di lui: Carlos Ramon Ruiz, l’uomo che mi ha rovinata.
Lo stile inconfondibile dell’autrice ci lascia ogni santa volta senza fiato, cruento, violento, eppure così passionale con quell’amore che riesce a sanare, a dare la redenzione anche agli assassini più spietati.
E’ il quinto e ultimo volume della serie, come anche l’autrice stessa ha ammesso e ahimè già mi manca ogni singolo personaggio, ci saranno solo spin-off e similari ad allietarci e tenerci compagnia.
E’ che l’amore è tutta un’altra cosa. Non è solo quel momento in cui ti metti a nudo; è il fottuto istante in cui ti spogli persino della pelle e sussurri: ho bisogno che tu abbia bisogno di me. Perché semplicemente se la tua persona non ti vuole, tu non respiri.”
Carlos e la sua ossessione per Suzana, Suzana e la sua ossessione di vendetta.
“Io senza di lei non sono più niente, di me resta solo il mostro di sempre.”
Ogni personaggio dell’Hurt è rotto, spezzato, eppure l’amore riesce in qualche modo ad “aggiustarlo” a mettere quel pezzo mancante in un cuore malmesso e poco funzionante.
Per Carlos l’amore è la peggiore delle malattie, un male incurabile che né tempo né spazio riesce a sanare.
“Ammazzami! Perché io ti voglio così tanto da restare anche se vuoi farmi a pezzi… Sei il disastro che raddrizza il mio cazzo di mondo.”
Lei il suo infinito, lui la sua vendetta, quell’amore da non considerarsi puro eppure che ti fa star bene.
E poi… quella promessa da pelle d’oca.
“Tu sei l’unico peccato che mi rende innocente, sei l’arcobaleno dopo la tempesta della mia vita.”
Un finale da favola? No un finale degno della Honorable Men Series.
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