Recensione “Il Giappone che nessuno conosce” di Chris Broad

 

Quando atterra per la prima volta sul suolo giapponese, Chris Broad ha ventidue anni e teme di aver commesso un grosso errore. Non conosce la lingua e non ha alcuna esperienza di insegnamento, eppure eccolo lì, a insegnare inglese in una remota prefettura del Sud. Non sa ancora che quello sarà solo l’inizio, e che il Giappone diventerà per lui una seconda casa. Ricco di storie divertenti e affascinanti, questo libro raccoglie dieci anni di vita nella terra del Sol Levante, durante i quali Chris è riuscito a visitare tutte le quarantasette prefetture giapponesi, dalle rigogliose risaie della campagna alle frenetiche strade di Tokyo, dall’inconfondibile profilo del monte Fuji ai pittoreschi vicoli dei quartieri antichi di Kyoto. Con tutti i momenti di caos che possono capitare quando ci si ritrova in terra straniera, a contatto con una cultura tra le più affascinanti e impenetrabili del mondo, come un’esperienza imbarazzante in un love hotel o una settimana trascorsa con la più grande star del cinema del Paese. Un viaggio straordinario, una lettura per tutti gli appassionati e una guida insolita per vivere una vacanza da veri giapponesi!

 

Questo non è di certo il libro giusto né per colmare le mille domande sul Giappone né per elencare le varie curiosità su questa terra lontana.

Il romanzo in questione è un semplice libro scritto da chi, per ben dieci anni, ha vissuto in Giappone tra alti e bassi, tra prezzi pazzi e il delirio di una nuova lingua; un libro che colma in parte i dubbi più comuni e che semplicemente elenca i posti meno scontati da visitare, sfatando i miti più conosciuti.

Non l’ho trovato brutto ma di certo non è la “guida dell’anno del Giappone”, salvatosi in calcio d’angolo nella descrizione dei paesaggi (diciamo che il paese del sol levante aiuta in questo), tra le lussureggianti pianure di Yamagata e la cittadina rurale di Sakata.

Come sentirsi straniero in una terra abbastanza pittoresca e molto diversa? Ecco che Chris ci farà conoscere lo status di straniero e i suoi bizzarri pensieri.

Buon Viaggio.

 

Anna

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