Federico II, l’imperatore che sfidò la Chiesa
Un grande romanzo storico
La vita enigmatica e misteriosa del sovrano che cambiò il mondo
Dicembre 1250. Durante una battuta di caccia, Federico di Svevia viene colto da un forte malore e portato nella residenza di Castel Fiorentino. A tutti diviene presto chiaro che le condizioni dell’imperatore non sono destinate a migliorare e che il suo tempo su questa terra sta arrivando al termine. Federico convoca quindi al proprio capezzale il fidato Ahmed Addid, capo della guardia saracena e amico d’infanzia per impartirgli un ultimo ordine: vuole ascoltare il racconto della propria vita e comprendere come il mondo lo ricorderà attraverso l’unica voce che non gli mentirebbe mai. Ahmed ricostruisce così un sincero ritratto del suo signore, lontano dall’immagine che ne hanno i suoi sudditi: la storia di un bambino che cresce tra paure e dubbi, menzogne e rifiuti, fino a diventare prima re e poi imperatore. Una vita all’insegna della forza d’animo e dell’ambizione, tanto grandi da mettere in ginocchio anche la più grande potenza dell’occidente: la Chiesa.
Un romanzo storico e che romanzo, aggiungerei.
La vita misteriosa e affascinante del grande sovrano che sfidò al Chiesa, Federico II.
E’ stato un viaggio interessante, la vita del sovrano ripercorsa attraverso i ricordi e le confidenze che Federico stesso ripercorre con Addid, guardia saracena e amico d’infanzia.
La morte del sovrano ormai è questione di giorni o forse ore e i suoi ricordi così vividi e indelebili ci emozionano ad ogni avventura.
A ventuno anni divenne imperatore e la caparbietà e l’ambizione l’hanno reso uno dei più grandi sovrani della storia antica.
Le debolezze e le aspirazioni, i sentimenti e le incertezze di un sovrano che sembra essere a portata di mano, e noi semplici amici ai quali piace ascoltare i racconti di avventura e di conquista.
Una piacevolissima lettura, un romanzo che seppur storico, non è pesante ma abbastanza scorrevole, la vita di Federico II viene raccontata in maniera non dettagliata storicamente ma solo dal punto di vista umano.
Un’ottima lettura.
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