LUI
Sono il dolore, vivo nel buio e bramo la solitudine. Non conosco pietà, non concedo clemenza.
Ho scelto di desiderarti anche quando non avrei dovuto farlo.
Non posso averti eppure sei mia.
LEI
Vivo una vita a metà, con un nome che non è il mio. Ogni giorno fingo che tutto vada bene.
L’amore per me non esiste, ma tu mi fai credere che non sia così.
Ti ho visto e mi hai sconvolto l’esistenza.
Un demone che non crede nell’amore e una mortale che non pensa di poter amare.
Una guerra sotterranea che potrebbe distruggere le loro esistenze.
Tra intrighi e battaglie, nuove amicizie e un pizzico di magia, i protagonisti ci trasportano in un racconto dove tutto può accadere, anche l’inaspettato.
Un romanzo che è puro istinto e passione!
Dopo secoli, finalmente riesco ad approcciarmi al primo romanzo di questa serie, perdonami Monica se ci ho messo così tanto, cercavo l’occasione giusta ed ecco che la sfida di lettura dedicata al fantasy me l’ha data!
Hope, rimasta orfana, è stata accolta da una nonna un po’ anticonvenzionale, l’ha cresciuta a miti e leggende, ma la sua percezione è sempre stata quella di essere una sopravvissuta, una di quelle persone che si barcamenano per avere i bisogni essenziali soddisfatti: un tetto sulla testa e la pancia piena.
“Sono la bambina orfana, quella che vive con la nonna in una catapecchia, che veste abiti di seconda mano e non dà confidenza a nessuno”
L’amore non è mai stato per lei, tanto da autoproclamarsi frigida. Ma probabilmente non avrebbe mai potuto essere un umano a farla sciogliere, ci è voluto qualcuno che di fiamme e dannazione se ne intenda.
“Io non provo desiderio per un uomo, non l’ho mai provato”
Andras è il Marchese degli Inferi, comandante delle guardie di Satana e capo della sicurezza, l’amore non è mai stato nei suoi progetti, ma l’incontro con Hope crea in lui un bisogno assoluto e una perdita del suo innato controllo.
La narrazione è in prima persona, doppio pov, il linguaggio è diretto, schietto, i protagonisti vivono d’istinti e, dopo un’esistenza passata a non interessarsi più di tanto all’altro sesso, ecco che un semplice scambio di sguardi sposterà il baricentro del loro mondo, posizionandolo in un’unica condizione possibile: insieme.
“Alla fine, mi lascio andare, sollevata che qualsiasi cosa succeda ci sarà lui con me”
Ogni capitolo si apre con una frase che sintetizza una piccola dichiarazione d’amore, e si chiude con tre frasi brevi, concise, che schiaffeggiano il lettore con la loro voce, mostrandoci le emozioni, i bisogni e le intenzioni dei protagonisti. La sottile vena ironica che traspare dalla protagonista stempera un po’ la tensione degli eventi.
Raramente apprezzo di più il personaggio femminile a quello maschile ma questo è il caso: Hope è una lottatrice, ne ha passate di tutti i colori nella sua giovane vita ma, quando incontra l’amore, ha la prontezza di abbattere le sue barriere per donarsi totalmente; non è una che si piange addosso ma si rimette subito in piedi ben sapendo di poter contare solo su sé stessa.
Andras è sicuramente un demone forte e affascinante, ma lo trovo un po’ troppo autoritario e, in teoria, non adatto ad un carattere forte come quello di Hope ma, si sa, l’amore può conciliare tutto…
Un Urban fantasy ambientato a Chicago, carino e piccante, dove vedremo i protagonisti impegnati a combattere un demone che vuole destabilizzare gli equilibri negli inferi.
Il romanzo è il primo di una serie, ed è autoconclusivo.
Lascia un commento