Recensione “Il mondo non ha bisogno di poesia” di Daniela Pulerà

 

 

 

Il mondo non ha bisogno di poesia” è una silloge che s’interroga sul rapporto tra il mondo e l’individuo partendo da una solitaria consapevolezza interiore che vede il dolore come sentimento propulsore di una ricerca estetica finalizzata alla comprensione dell’esistenza. Di qui l’amore come forza incontrollabile che ci muove per scoprire e scoprirsi in relazione all’altro pur senza annullare la propria interezza. Infine, si giunge alla poesia e alla sua intrinseca possibilità di incidere sulle dinamiche di una società continuamente in evoluzione.

Bellissima raccolta di stati d’animo, di esperienze di vita, di emozioni.

Si perché la poesia ha il potere di farti venire la pelle d’oca e di farti immaginare di essere fra quelle rime, così compatibili e vicine all’animo del lettore.

Ho potuto cogliere la bellezza in una semplice pozzanghera con i piedi sporchi di fango, ho sognato di danzare sotto una luminosa luna che brilla solo per me, per poi di credere di essere una pittrice in grado di trasmettere la bellezza percepita dalle piccole cose che ci circondano.

Fino ad arrivare al primo incontro con l’amore, puro, con tutte le sue imperfezioni.

Non è vero che il mondo non ha bisogno di poesia, io credo che sia un ottimo alleato nella vita di tutti, un sostegno morale, in grado di diffondere speranza, fiducia, amore e perché no, un pizzico di immaginazione che non guasta mai.

Ti emoziona, ti culla, ti alleggerisce la mente e il corpo.

Una scrittrice che non conoscevo affatto ma di cui sicuramente in futuro leggerò altre opere, perchè sa arrivare dritta al cuore.

zara

ELEONORA

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