JEAN
Il passato riesce a raggiungerti anche se sei immortale. Ho trascorso migliaia di anni come aiutante e consigliere del potente Re di Tutti i Mutaforma. È stato mio onore e dovere proteggerlo, servirlo e consigliarlo. Innamorarmi di lui non era nei miei piani. Il mio passato è pieno di morte e sangue, ma non mi sono mai pentito di aver protetto Alarick. Ora un male che credevo scomparso da tempo è riemerso, determinato a ucciderlo e a gettare il mondo nel caos. Salvare Alarick significa rivelare la verità su me stesso. Non so cosa sia peggiore: non riuscire a proteggere il re che amo oppure vederlo allontanarsi disgustato dopo aver scoperto ciò che sono.
RE ALARICK
Come Re di Tutti i Mutaforma, i miei poteri sono collegati al cosmo ed esistono fin dall’alba dei tempi. Ci sono poche cose in grado di uccidermi. Sfortunatamente, una di esse è scappata dalla sua prigione ed è intenzionata a distruggermi. L’unica arma che può sconfiggere questa creatura è la Falce di Crono, che però è scomparsa da tempo immemore. Adesso che io e Jean siamo partiti alla ricerca della falce, è necessario rispondere a domande che ho ignorato molto a lungo. Qual è il collegamento tra Jean e quella creatura? Perché si fida ciecamente di me ma non vuole condividere i suoi segreti? Essendo il mio consigliere più fidato e il mio più grande amico, niente di ciò che accadrà durante questo pericoloso viaggio potrà cambiare ciò che provo per lui nel mio cuore. Oppure sì?
Hi readers Sale e Pepe,
Oggi vi parlo del terzo ed ultimo volume della serie “Paranormal Princes”, ovvero “Il re e il suo fedele servitore” di Charlie Cochet
Difficile, difficilissimo scrivere questa recensione, perché da un lato vi è la mia passione per la Cochet, per le sue storie e per i suoi personaggi, dall’altro una storia carina, ma non di certo memorabile.
Questa volta tocca all’amore tra Alarick, re di tutti i mutaforma, e Jean, il suo misterioso e immortale consigliere essere raccontato.
Coppia e di conseguenza libro che aspettavo sin dall’inizio della serie, perché questi due personaggi, così diversi, casinista e allegro il primo, lucido e raffinato il secondo, avevano subito attirato la mia attenzione.
Ora posso dire che la loro è una storia… carina, ma nulla di più.
Segue lo stesso schema dei due libri precedenti: c’è una ricerca per recuperare qualcosa e durante questa i due scoprono di essere innamorati (più precisamente: Alarick scopre di essere innamorato, Jean lo amava già da eoni. Si accoppiano ( letteralmente) ed eliminano la minaccia.
Ancora una volta, non è un libro completo, non per me, ma è chiedo anche dal numero limitato di pagine, solo 140.
Non c’è spazio per trame complesse, sviluppo del personaggio e neanche per una costruzione particolareggiata del world building, che infatti risulta solo accennato.
Insomma questa serie mi è sembrata sin dall’inizio una bozza incompleta di un qualcosa che poteva davvero essere STRABILIANTE.
Tanto potenziale che per me risulta sprecato.
Peccato, davvero un enorme peccato, un diamante grezzo che è rimasto, appunto, tale.
Non so cos’altro dire perché non voglio raccontare nulla sulla trama.
Non posso neanche dire che questo libro/serie mi abbia fatto schifo, di certo però sono delusa e questo mi spinge anche a concentrarmi più sul negativo che sul positivo, seppure riconosco che ci sia.
Concludo quindi con una frase per riassumere questa serie: “intelligente ma non si applica”.
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