In un quartiere periferico di Manchester c’è una casa trasandata con i vetri che non vengono lavati da anni. Non ci sono segni di vita dietro le finestre, ma Robin Marshall è chiusa lì dentro. Tormentata dall’ansia, piena di paure e ossessioni, Robin trascorre le giornate guardando fuori dalla finestra e spiando i vicini. È sicura di non essere mai stata notata, ma un giorno qualcuno bussa alla sua porta. Sarah è la gemella di Robin, ma le due non si vedono da anni perché le loro vite hanno preso strade molto diverse. Sarah ha recentemente perso la custodia del figlio e, disperata, è partita per l’Inghilterra, sperando di trovare in sua sorella l’aiuto che le serve per andare avanti. Ma Robin è una donna molto diversa da quella che Sarah ricorda: non è più la donna coraggiosa di un tempo. E così, mentre Sarah è impegnata nella ricerca della sua gemella, Robin nota movimenti molto strani o in una delle finestre illuminate dall’altra parte della strada. Se vuole impedire che accada qualcosa di brutto, non può permettersi di guardare altrove.
Doppio pov in un tango fra presente e passato per questo romanzo tinto di giallo.
Le voci narranti sono quelle di Robin e Sarah, gemelle diverse nell’aspetto e nel carattere, più ribelle e forte la prima e , come solito, totalmente opposta l’altra.
La loro tranquilla vita familiare viene stravolta quando cominciano a frequentare assiduamente un’altra famiglia con un ragazzo coetaneo, che diventa un fratello e compagno di giochi per loro.
Ma le manovre egoiste degli adulti causeranno danni indelebili negli animi dei tre ragazzi.
Figli sballottati e privati dei punti di riferimento e delle loro origini, in un momento delicato come quello dell’adolescenza.
In tempi moderni le separazioni e i divorzi sono all’ordine del giorno, ma spesso l’egoismo dei genitori e una mala gestione della situazione, causano problematiche come quelle descritte in questo romanzo. La personalità nell’ età evolutiva, così fragile da essere incrinata da anche piccoli traumi, spesso viene ignorata, derisa o maltrattata, creando adulti problematici e/o psicotici.
Un romanzo che fa riflettere: l’eco della spensieratezza infantile viene contrapposta all’ emarginazione dell’età adulta, la spavalderia alla fobia, la mancanza d’affetto alla morbosità e gli abusi all’autolesionismo.
Bello e intenso. Consigliato.
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