Recensione “Il tesoro del drago” di M.A. Church

 

 

 

Essere amati da un drago significa essere trattati come un tesoro inestimabile.
Cento anni fa, l’Alfa Montgomery, spinto dalla disperazione, ha scelto di correre un rischio: ha preso in prestito dei soldi dall’antico drago Warwick Ehecatl, lasciando come garanzia le terre del branco. Ora è arrivato il momento di pagare il debito, e i draghi non dimenticano… né perdonano. Warwick esige come risarcimento il figlio di Montgomery, Avery, e tre delle sue attività commerciali. Avery è un Omega e sa di essere praticamente inutile al branco, quindi potrebbe anche accettare, ma ha dei ripensamenti: il suo futuro compagno è terrificante, e sarebbe libero di fare di lui ciò che vuole.

Warwick è consapevole della reputazione della sua razza, ed è persino disposto ad ammettere che in parte sia meritata, ma preferirebbe tagliarsi la coda piuttosto che smorzare la luce negli occhi innocenti del compagno. Non sarà semplice, ma c’è qualcosa tra loro che ribolle sotto la superficie e che vale la pena di proteggere.

Una settimana di tempo, due caratteri opposti.

I dialoghi sono pungenti, protagonisti dalla battuta pronta.

Una storia d’amore che coinvolge un drago e un lupo. Due anime destinate a stare insieme?

Diciamo che prima del famoso epilogo, la situazione scivolerà fuori dal controllo.

Ottimi i personaggi, anche quelli secondari, che fanno la loro parte. Il romanzo si presenta scorrevole e ben definito.

firma Claudia

 

 

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