“Dicono che alcuni sentimenti non hanno voce.
Sono stato spettatore di alcune immagini che invece mi hanno dimostrato il contrario, ho ascoltato una voce che cammina su questa terra e ho sempre saputo che era quello il suono dell’amore, il canto dei sentimenti che avevo nel cuore.”
Mentre in sottofondo i Led Zeppelin cantano a gran voce, due ragazzi con famiglie e posizioni sociali opposte, intrecciano un legame vigoroso e indistruttibile, superando l’adolescenza e preparandosi a vivere nel mondo degli adulti.
La storia tra Judah e Zeppelin nasce da un sentimento d’amicizia così puro e intenso che sfocia in altri ben più complicati. Ha inizio con una fine.
Zeppelin, maturo tanto da capire che la vita è capace di portare via qualcuno con tutte le sue tentazioni, specialmente il carismatico Judah, poco dopo gli esami liceali lascia trapelare i sentimenti per il suo migliore amico sotto il silenzio di una notte…
Tra flashback, separazioni e scelte drastiche, la storia è divisa in due voci narranti, raccontando aspetti affilati della vita e come, in bilico, i cuori umani affrontino gli eventi.
La storia di un massacro emotivo.
La storia di un amore.
Hi readers Sale e Pepe,
Oggi vi parlo di un libro che ho ricevuto in regalo da una persona speciale (Grazie Dile). Mi riferisco a “I’m Used” di Bruna Calliope Esposito.
Voglio iniziare dicendo che ho passato praticamente tutto il libro col magone e/o a piangere, ogni parola mi ha scavato dentro in maniera profonda, non credo che dimenticherò tanto presto la storia di Zeppelin e Judah.
Quindi sapete già che il mio voto sarà alto, altissimo, però… sì, c’è un però, perché per rimanere sempre sincera e onesta, come sono sempre nelle mie recensioni, devo dirvi che questo libro non è perfetto, anzi, sotto tanti punti di vista ha delle carenze.
Quindi ora vi parlerò di quelle mancanze oggettive che ho trovato: per iniziare, tutto il libro è basato su una “sfuriata” davvero, davvero molto esagerata di Judah, un estremismo diciamo, perché non è credibile, almeno per me, che una persona si possa comportare così.
Mancano quasi completamente i dialoghi, il 99% del libro è un flusso di pensieri profondi e strazianti, ma l’assenza di parti dialogate rallenta il ritmo narrativo, quasi fino ad annullarlo e questo rende la lettura “pesante” (anche se, per me, in maniera perfetta).
Aggiungo che manca anche un buon editing, ci sono troppi errori, ripetizioni e anche qualche piccola problematica per l’impaginazione, già solo sistemare queste cose avrebbe migliorato di molto l’esperienza di lettura.
Ora, tutti questi problemi hanno impedito che mi innamorassi di Judah e Zeppelin? No!
Hanno reso la lettura meno forte, intensa e drammatica? No!
Ed ecco perché il mio voto sarà comunque cinque stelle.
La parte sentimentale, emozionale, o chiamatela come volete, è stata talmente totalizzante per me da aver reso ogni altra cosa nulla ed ininfluente. Come ho detto prima, ho pianto dall’inizio alla fine e ho sottolineato ed evidenziato tre quarti del libro e non aggiungerò estratti solo perché non saprei quale scegliere.
Per cui, come potrei non consigliarvi questa Perfetta/Imperfetta lettura? Non posso, è un colpo al cuore e all’anima ed è per questo che lo si legge.
Per piangere, sfogarsi, sentire emozioni crude e violente e poi, un po’ come i due protagonisti, rinascere e continuare a vivere un po’ più consapevoli, un po’ più sensibili e sicuramente diversi.
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