Carlotta e Jorg, luce e buio, bianco e nero, irreparabili opposti?
Oppure Yin e Yang, dove una punta di oscurità s’annida sempre nella luce e una sorgente di luce germoglia irresistibilmente dal buio?
Certo, non sarà facile riconoscere quel piccolo raggio di sole, se è barricato dentro l’involucro di un arrogante e presuntuoso avvocato svizzero di 33 anni, bello come Brad Pitt in “Vento di passioni” e altrettanto ostile e inaccessibile.
Di fronte Carlotta, a prima vista l’incarnazione della purezza, che cela una ragazza forte e indipendente, che sa quello che vuole e cerca con determinazione di conquistarlo.
Le loro anime si incontrano come spade in un duello. Sin dal primo momento c’è una forte attrazione reciproca ed unica che non è solo fisica: è istintiva, è intellettuale, è, soprattutto, spirituale. Tutto fra loro è in sintonia profonda ma al tempo stesso lontano anni luce da quanto entrambi si aspettano dalla vita. Così si incontrano e scontrano, si cercano e respingono, si amano e ferisco innumerevoli volte.
Riusciranno a cessare questa lotta una contro l’altro e al contempo contro i propri pregiudizi? A trovare un equilibrio nell’inseguirsi degli opposti, al di là di un mero sogno d’amore? E riuscirà, ognuno dei due, a rinunciare a se stesso per divenire l’altro?
Parto dicendo che ho già recensito gli altri libri di Chiara e che quindi penso di conoscerla sempre di più attraverso i suoi scritti.
Perché nelle pagine che lei scrive si vede la sua anima, il suo modo di essere e la sua firma stilistica.
Renato Zero fa da sfondo delicato con la sua canzone, che dà il titolo al libro, a una storia d’amore non così insolita ma comunque travagliata e complicata. Non vi dico altro perché è da scoprire tutta, pagina dopo pagina. Però qualche indizio ve lo lascio…
Carlotta è una ragazza semplice, caparbia nella vita, che raggiunge sempre gli obiettivi che si è prefissata, bellissima, sportiva, femmina ma non se ne rende conto. Ha dei principi morali che poche ragazze oggi giorno possiedono e questo è uno dei marchi della scrittrice: il rendere le sue protagoniste femminili delle brave ragazze, che si sanno godere la vita ma che non hanno mai abbandonato i propri valori. Qualità queste ormai perse per strada da parecchia gente e che fa sempre piacere leggere perché in un certo senso si entra in una bolla dove esiste ancora dell’educazione in questo mondo.
Jorg é la personificazione umana di uno dio nordico, un vichingo bellissimo, possente, maschio, capello lungo, biondo, occhio chiarissimo, in pratica il figlio di Brad Pitt e Chris Hemsworth. Mica poteva uscire brutto come un water. Lui possiede l’altro marchio distintivo della scrittrice: dei demoni interiori che non riesce a scacciare. Il fatto di aver la convinzione di possedere l’anima più nera di quella del Diavolo fa di lui un candidato perfetto al ruolo di Principe Azzurro di questa storia ma soprattutto la rende frizzate e piccante al punto giusto.
Due persone completamente agli antipodi è quasi impossibile che possano stare bene assieme, e forse sarà davvero così. Anche perché la nostra autrice lascia sempre tutte le pallottole per la fine e come sempre quando pensi già di sapere come finisca il tutto… Boom ecco il colpo di scena che ti fa cadere la macella. Ecco perché i suoi libri sono bellissimi perché per quanto semplici non sono mai scontati e in realtà se li si legge attentamente così semplici non sono perché affronta temi importanti e molto delicati che fanno riflettere e lo fa in un modo così chiaro, limpido ma rispettoso che è quasi disarmante.
Un altro tema affrontato da Chiara è proprio quello della disabilità; lo affronta con tatto, delicatezza, verità e rispetto facendo capire al lettore che le disabilità non sono un limite, non sono una cosa negativa, ma sono aspetti nella vita di certe persone che vanno accettati e affrontati. I veri disabili sono quelli che ne fanno un pregiudizio con tanta ignoranza e poco cervello.
Tornando ai nostri due giovani che come potrete aver immaginato sono destinati ad innamorarsi racchiudono dentro sé stessi dei limiti caratteriali non da sottovalutare.
Quando si è abituati a stare da soli, quando si pensa di non poter più amare o essere amati, quando non si è disposti a cambiare per gli altri, stare insieme risulta un tantino difficile. In una storia bisogna sapersi venire incontro, bisogna accettare i difetti dell’altro, bisogna superare i propri limiti insieme, bisogna scendere a dei compromessi puri per il proprio bene ma anche per quello dell’altra persona. Ma quando l’orgoglio scavalca i sentimenti, la determinazione di chi cerca di tenere tutto insieme alle volte non basta. Quando due anime non possono non star separate ma il proprio passato é più pensate di un macigno sull’anima l’amore non è sufficiente. Nella vita alle volte bisogna perdere e perdersi per poi ritrovare e ritrovarsi, ma non sempre si riesce a trovare la strada di casa.
Io voglio lasciarvi così sospesi tra il sapere e il non sapere, proprio come Chiara ti spiazza sul finale. Voglio lasciarvi così perché dovete leggere questo libro, perché dovete cantare a squarciagola Carcami insieme a Renato Zero, Carlotta e Jorg. Voglio lasciarvi così perché dovete innamoravi della Svizzera e di Bologna. Voglio lasciarvi così perché è giusto che Chiara Cipolla vi entri nel cuore come ha fatto con me.
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