Per quanto Alice può riuscire a ricordare, Max è sempre stato parte integrante dei suoi sogni. Insieme hanno girato il mondo, vissuto esperienze straordinarie e si sono innamorati alla follia. Max è il ragazzo perfetto… Peccato che non sia reale. Perché Max non esiste. O almeno, così ha sempre pensato Alice. Fin quando entra nella sua nuova classe, il primo giorno di scuola, e… non riesce a credere ai suoi occhi: il suo Max è lì, davanti a lei, in carne e ossa. Ben presto però dovrà fare i conti col fatto che il Max reale è molto diverso dal Max dei sogni. Il Max reale è testardo e problematico, ha una vita complicata e intensa, di cui Alice non fa parte, nonché una ragazza, Celeste. Anche il loro incontro e il loro rapporto non sono così perfetti come lei aveva sperato. Quando si è vissuto un amore da sogno, ci si potrà mai accontentare della realtà?
Alice ha dimenticato il motivo per cui ha cominciato a sognare, quello che è certo è che ha smesso di avere incubi quando è arrivato Max, il fidanzato dei sogni ideale, col quale si trova tutte le notti e vive avventure fantastiche. Tiene addirittura un diario dei suoi sogni, è l’unica cosa che le permette di ignorare la quotidianità smorta che vive e il fatto di essere stata abbandonata dalla madre a soli sei anni.
Si è appena trasferita e i problemi iniziano quando si accorge che in classe con lei (ha sedici anni) c’è proprio Max. Il Max “ragazzo dei sogni”, quello con cui condivide le notti da ormai troppo tempo per ricordare quando tutto questo è iniziato. Solo che Max ha una ragazza, Celeste, e sembra non riconoscerla.
Lo ammetto: ho iniziato a leggere questo libro a causa del mio interesse per i sogni.
Come Alice, la protagonista, ognuno di noi si rifugia nei sogni quando la realtà si fa troppo dura per essere affrontata…ad esempio non è mai capitato a nessuno di voi di sentire il bisogno continuo di dormire, dopo una delusione d’amore?
Questo libro mi è piaciuto, direi che è adatto ad un pubblico giovane, data l’età dei protagonisti. Tuttavia non ho affatto apprezzato il modo in cui sono state giustificate le varie interazioni nei sogni reciproci dei due ragazzi: mi è sembrata una cosa raffazzonata e superficiale, oltre che totalmente inventata.
Escludendo questo piccolo particolare, l’alternanza tra i capitoli dedicati al sogno e quelli dedicati alla vita vera sono meravigliosi, mi sono persa nei ragionamenti dei protagonisti, se pur così giovani.
È davvero un peccato che l’autrice abbia scelto di dare più spazio alla parte romantica e meno alla ricerca della motivazione reale della connessione tra le menti dei due ragazzi, secondo me questo romanzo avrebbe potuto essere davvero una bomba, se solo approfondito di più.
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